IL CASO
PORDENONE Luca D'Angelo, residente a Cordenons ma pordenonese per professione,

Venerdì 13 Aprile 2018
IL CASO
PORDENONE Luca D'Angelo, residente a Cordenons ma pordenonese per professione, quattro anni fa aveva aperto il negozio La compatibile caffè, in piazzetta dei Domenicani. Aveva progettato un modello di business basato sulle capsule del caffè compatibili con le principali macchine automatiche in commercio.
Allora non pensava di sfondare invece con un altro prodotto: la cannabis. E invece è stata proprio la celebre foglia a cinque punte a farlo svoltare verso il successo. Attenzione però, perché è tutto assolutamente legale: si tratta infatti della cosiddetta cannabis light, cioè leggera, che contiene una quantità di principio attivo tale da rendere praticamente impossibile lo sballo. La sostanza è legale da un anno e due mesi, grazie a una legge che ha stabilito limitazioni precise al contenuto di principio attivo.
È arrivata nel negozio pordenonese qualche settimana fa, ed ecco la sorpresa che cela anche la notizia più importante: la cannabis light di Pordenone è letteralmente andata a ruba. «Di più - commenta il titolare del negozio cittadino - è scomparsa praticamente in dieci minuti». Il punto vendita di piazzetta dei Domenicani è l'unico a possedere la cannabis light nel territorio. Una verità che sarà tale ancora per poco, dal momento che il giro d'affari è segnalato in costante aumento. Intanto però Luca D'Angelo si gode il successo della sua idea.
LA STORIA
«La cannabis light - spiega il negoziante - ti fa solo rilassare. È un po' come una camomilla alquanto concentrata. La si usa per diminuire lo stress». Ma anche per aiutare il sonno e il rilassamento muscolare. Insomma, sembra davvero un toccasana per la vita frenetica di oggi. Ma il prodotto come si presenta agli occhi dell'acquirente? Ovviamente sono da spazzare via tutti i luoghi comuni. A Pordenone non c'è un coffee-shop in stile Amsterdam, nessuna cartina da rollare o arnesi per fumare. La cannabis light legale non si assume così.
IL PRODOTTO
A Pordenone la si potrebbe scambiare anche per una tisana o per un caffè, perché la fantasia e le intuizioni di marketing dei produttori hanno pensato anche a questo. Così in piazzetta dei Domenicani sono comparse le capsule alla cannabis light, che si usano esattamente come quelle del caffè, cioè con le più comuni macchinette, oppure gli infusi. Basta un po' d'acqua calda, il principio è lo stesso del tè o della tisana. «Ma l'odore e il sapore è quello della cannabis - fa notare il negoziante pordenonese -. Ha un gusto molto gradevole ed è made in Italy».
Il fornitore non è friulano ed è specializzato da qualche tempo nella produzione in serie di infusi e capsule a base di canapa legale. Quella che si può trovare in vendita a Pordenone contiene lo 0,12 % di Thc (il tetraidrocannabinolo, ovvero la sostanza psicoattiva contenuta nella normale marijuana). È una percentuale ridotta, che sta dentro i limiti legali stabiliti dalla legge pensata nel 2016 ed entrata in vigore a gennaio dell'anno scorso.
«La acquisto online - spiega ancora D'Angelo -, ho un sito nel quale vado a rifornirmi. La prima volta che l'ho visto ho pensato mi arrestassero - scherza il negoziante di piazzetta dei Domenicani -, invece ora le cose vanno alla grande».
In dieci minuti l'intera prima fornitura è sparita dagli scaffali del negozio pordenonese. Ne arriveranno altre, che placheranno la sete di cannabis legale che evidentemente attanagliava i pordenonesi, ansiosi - a quanto pare - di scoprire la novità più esotica del mercato.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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