IL CASO
PORDENONE Infondato e ridicolo: definisce così il sindaco Alessandro

Venerdì 21 Settembre 2018
IL CASO PORDENONE Infondato e ridicolo: definisce così il sindaco Alessandro
IL CASO
PORDENONE Infondato e ridicolo: definisce così il sindaco Alessandro Ciriani l'esposto presentato alla Corte dei conti da tre artisti pordenonesi - Cesare Luperto, Massimo De Mattia e Laura De Micheli - che chiedono un'indagine sull'azione amministrativa del Comune di Pordenone in merito alla concessione di contributi economici straordinari per la realizzazione del concerto di chiusura della rassegna Estate in città 2017, tenuto da Remo Anzovino in collaborazione con l'associazione culturale Il Fluire.
LA DELIBERA
La determina contestata è datata 20 dicembre 2016 e assegna contributi straordinari per complessivi 119.700 euro a undici associazioni per specifiche iniziative o per l'attività sociali. Fra queste, la somma più alta sono appunto i 23mila euro lordi destinati a Il fluire per concerto e presentazione del nuovo disco di Renzo Anzovino. Seguono, per ammontare, i 21mila euro assegnati a Complotto adriatico per le iniziative collegate alla tappa pordenonese del Giro d'Italia e i 17.200 andati alla Scuola materna paritaria Sacro cuore per spese straordinarie di manutenzione. La somma era già stata contestata da più parti lo scorso anno: il Movimento 5 Stelle aveva presentato un ordine del giorno per chiedere il ritiro del contributo, sostenuto poi anche dalle forze di centrosinistra. Ora i firmatari dell'esposto chiedono ai magistrati contabili di accertare innanzitutto se vi sia un possibile conflitto di interessi fra i ruoli passati e presenti dei membri dell'associazione beneficiaria dei contributi e la natura dell'attività da essa realizzata nel tempo. Ipotizzano inoltre una diseconomia gestionale dell'amministrazione nell'erogazione di ingenti somme per un unico evento culturale, una disparità di trattamento rispetto agli altri enti richiedenti i contributi e, in generale, la distrazione di risorse economiche pubbliche per perseguire fini non conformi al pubblico interesse, con la conseguente ipotesi di danno erariale. Infine, i tre artisti chiedono che si accerti la puntuale corrispondenza fra le somme chieste a progetto e rendicontate dall'associazione con quelle successivamente ed eventualmente liquidate dall'amministrazione comunale. «Fanno ridere - commenta il primo cittadino -: è un esposto assolutamente infondato. E' chiaro che si tratta di un gruppuscolo di persone che si aggrappano a ogni genere di cose per dar fastidio all'amministrazione. Si occupino di altro: facciano musica e arte. Le spese dell'amministrazione sono sempre oculate. Noi dormiamo sonni tranquilli, e non capiamo perché i contributi ad alcune manifestazioni siano giusti e quelli ad altre no». E ironizza: «Potrei chiedere loro i diritti, visto che si stanno facendo conoscere con queste iniziative contro l'amministrazione».
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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