I renziani dopo la Leopolda aprono ai civici. «Ma solo di ultima generazione»

Martedì 22 Ottobre 2019
PORDENONE Renziani pordenonesi pronti a fondare una sede del nuovo partito Italia Viva. I rappresentati dei due comitati di azione civile (avviati già all'inizio dell'estate) al rientro dalla Leopolda fiorentina sono pronti a fare camminare il partito anche nel Friuli occidentale. In prima fila («È stata la Leopolda più partecipata di sempre, abbiamo dovuto metterci in fila dalla sette del mattino per entrare», hanno raccontato) Carlo Barchitta e Nisco Bernardi. Oltre ad altri esponenti locali come Sergio Zaia, Nicola Cattaneo e l'ex tesoriere del Pd Mauro Piva. Dopo l'iscrizione al nuovo movimento gli aderenti pordenonesi a Italia Viva stanno già lavorando per la convention regionale del partito prevista per novembre. Intanto si aprono dialoghi anche con il mondo del civismo. «Ma attenzione - sottolinea Carlo Barchitta - cerchiamo alleati del civismo di nuova generazione, non ci interessano le civiche che, anche città, rappresentano ormai il vecchio». Una ventina di giorni fa si era tenuto il primo incontro - anche se informale - degli aderenti di Italia Viva. Marina Battistella e Licia Sambin erano state individuate come le prime segretarie organizzative del movimento, facilitando le adesioni e promuovendo una serie di incontri. Matteo Barchitta si occuperà dei giovani affrontando le tematiche riguardanti la disaffezione dei giovani dalla partecipazione politica. Carlo Brunetta ha invece suggerito di tenere sempre in debita considerazione anche la politica locale e di conseguenza di aprire il dialogo con il nuovo civismo, «per confrontarsi - hanno fatto sapere - liberamente sul ruolo delle autonomie locali per un futuro più pratico e meno burocratico». Marco Anzillotti si è reso disponibile a coordinare le adesioni a questa nuova esperienza.
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