I pensionati in prefettura

Domenica 8 Dicembre 2019
PENSIONATI
PORDENONE Non solo la finanziaria nazionale, che sembra rimandare al 2020 ma anche la manovra di bilancio regionale, la cui discussione comincia martedì e la riforma della sanità approvata dal consiglio. Questi i temi al centro della mobilitazione dei sindacati pensionati, che prosegue in regione come con Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil. Tre le giornate di mobilitazione indette in regione, davanti alle prefetture, con i presidi di lunedì 9 dicembre a Trieste (dalle 10.30 alle 12.30) e Pordenone (dalle 11 alle 12.30), del 10 a Udine (alle 10 l'incontro con il Prefetto) e del 13 a Gorizia (9.30-11.30), promossi ancora una volta unitariamente dai sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil. Centrale la richiesta di tornare a un sistema più equo di rivalutazione delle pensioni: tra blocco e tagli alla perequazione, infatti, la perdita accumulata dai pensionati a partire dal 2012 in termini di mancato adeguamento all'inflazione supera i 40 miliardi di euro a livello nazionale e un miliardo nel solo Fvg, dove sono quasi 150mila i pensionati che ne hanno subito gli effetti. Ma i sindacati rivendicano misure anche a sostegno dei pensionati con redditi medio-bassi, che rappresentano la platea più vasta anche in regione, dove 117mila non superano i mille euro lordi mensili e ben 186 mila, su un totale di 354mila, si collocano sotto i 1.500 euro lordi, vale a dire 1.200 euro netti al mese. Da qui la richiesta di innalzare da 1.000 a 1.500 euro il tetto della quattordicesima, con 82mila potenziali nuovi beneficiari in regione, di rafforzare le minime, coinvolte solo in minima parte dai benefici del reddito e della pensione di cittadinanza, ma soprattutto di una riduzione della pressione fiscale sui pensionati, attualmente la più alta in Europa, in linea con il positivo abbassamento del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti. «Tutto questo precisano Treu, Pizzolitto e Gruarin senza dimenticare l'esigenza di una riforma organica della Fornero, per rendere più elastici i criteri di accesso alla pensione».
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