La promessa del questore alla città «Non esisteranno più porti franchi»

Domenica 21 Luglio 2019
La promessa del questore alla città «Non esisteranno più porti franchi»
IL COMMENTO
PORDENONE «Piazza Risorgimento è nei nostri cuori e costantemente nei nostri pensieri». Il pensiero è firmato dal questore Marco Odorisio, che ieri mattina ha decretato l'ennesima chiusura di un esercizio pubblico in città ai sensi dell'articolo 100 del Tulps. Ma se prima ha agito da uomo di Stato e di polizia, nello spiegare ai pordenonesi le ragioni di tanta durezza nel contrasto alle cattive frequentazioni nei bar, ha indossato l'abito del buon padre, che guidato da una missione educatrice punta non solo a correggere il presente, ma soprattutto a costruire il futuro.
«Non è un caso - spiega - se già in passato ci siamo concentrati anche su piazza XX Settembre nel compiere le nostre operazioni di polizia. Vogliamo che l'area torni ad essere fruibile, che i cittadini tornino a viverla liberamente». Il questore torna poi sugli episodi registrati nel corso di un intero anno: «Non ci siamo concentrati solamente su piazza Risorgimento - puntualizza -, ma se già un anno fa, quando abbiamo chiuso per la prima volta il bar Tiffany, avevamo preso a cuore il rilancio dell'area. È ancora un nostro obiettivo».
IL MONITO
Dal vertice della Questura arriva però anche un avvertimento. L'operazione condotta in piazza Risorgimento, pur significativa data la popolarità dell'area tra i pordenonesi e la risonanza che provoca ogni evento che vi accade, non è stata più importante delle altre. E soprattutto non sarà certamente l'ultima.
«Voglio chiarire un concetto di base - conclude il questore Marco Odorisio commentando l'operazione conclusa ieri mattina -: vogliamo una città in cui non esistano porti franchi. Non dovrà esserlo certamente piazza XX Settembre, ma non lo dovranno essere o diventare nemmeno altre zone».
LA POLITICA
Di fronte al bar Tiffany, mentre erano ancora in corso le operazioni condotte dalla polizia di Stato, è arrivato anche l'assessore alla Sicurezza, Emanuele Loperfido. Si è complimentato con le forze dell'ordine e ha annunciato che il Comune valuterà la possibilità di intraprendere - di concerto con la Questura - ulteriori azioni nei confronti dei titolari del bar chiuso.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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