L'EVENTO
PORDENONE Funziona l'esperimento del Mercato di Forte dei Marmi al coperto (o quasi), con il Consorzio che - in attesa di tirare le somme a conclusione dell'evento - parla di un afflusso stimato di oltre 20mila persone e dunque, senza mezzi termini, di «grandissimo successo».
Ritornata dopo due anni all'interno (e in parte anche all'esterno) di uno dei padiglioni della Fiera, in viale Treviso, la cosiddetta boutique a cielo aperto ha richiamato nel corso della giornata un buon afflusso di pubblico, schivando questa volta anche le incognite del maltempo. Un interesse, quello dei pordenonesi, che potrebbe giocare a favore di un ritorno della manifestazione in centro nei prossimi mesi, dopo che già nel febbraio del 2016 l'amministrazione comunale aveva giocato questa carta per il rilancio di piazza Risorgimento e dintorni. Per questa volta, infatti, il Consorzio degli ambulanti ha scelto di tornare in città in una location coperta e anche un po' defilata rispetto al centro cittadino, dove la precedente esperienza era stata in parte penalizzata dal maltempo nel pomeriggio.
Bancarelle dunque al coperto, anche se non tutte: alcune infatti non hanno trovato posto all'interno del padiglione fieristico e sono state quindi sistemate all'esterno, proprio davanti all'ingresso del padiglione. Al suo interno, poi, bancarelle in fila l'una accanto all'altra, con proposte di diversi tipi. L'afflusso al padiglione numero 5 di viale Treviso è cominciato in maniera timida al mattino e si è fatto consistente dopo le 10, per poi intensificarsi nel corso della mattinata e nel pomeriggio.
Sulle bancarelle, tante occasioni su prodotti made in Italy, con l'attenzione degli acquirenti che è stata attirata soprattutto dalle proposte dei comparti dell'abbigliamento e degli accessori. Ma curiosità c'è stata anche attorno alle meno numerose bancarelle di prodotti tipici dell'enogastronomia toscana, così come a quelle di profumi e cosmetici e a quelle di attrezzature per la cucina.
«Si conferma - fa sapere Antonio Matta, per il Consorzio degli ambulanti di Forte dei Marmi - il grandissimo apprezzamento del pubblico di Pordenone e più in generale di quello delle regioni di Friuli Venezia Giulia e Veneto per l'evento-mercato più famoso d'Italia e l'eccellenza del settore rappresentata dal Consorzio. È stato stimato oggi un afflusso di oltre 20mila persone».
Il risultato gioca a favore di un'ulteriore tappa del Mercato in città, e il Consorzio conferma infatti il dialogo già in corso con l'amministrazione comunale per riportare le bancarelle di Forte dei Marmi a Pordenone nella seconda metà dell'anno. Ancora da stabilire, tuttavia, il sito che sarà scelto questa volta: accanto alle aree del centro, l'amministrazione, con l'assessore al Commercio Emanuele Loperfido, pensa anche a uno dei quartieri, anche se in quel caso occorrerà valutare gli spazi e le situazioni (non escluso l'aspetto relativo ai parcheggi, dato che il mercato ha richiamato ieri visitatori non solo da tutta la Destra Tagliamento, ma anche da fuori provincia).
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Funziona l'esperimento del Mercato di Forte dei Marmi al coperto (o quasi), con il Consorzio che - in attesa di tirare le somme a conclusione dell'evento - parla di un afflusso stimato di oltre 20mila persone e dunque, senza mezzi termini, di «grandissimo successo».
Ritornata dopo due anni all'interno (e in parte anche all'esterno) di uno dei padiglioni della Fiera, in viale Treviso, la cosiddetta boutique a cielo aperto ha richiamato nel corso della giornata un buon afflusso di pubblico, schivando questa volta anche le incognite del maltempo. Un interesse, quello dei pordenonesi, che potrebbe giocare a favore di un ritorno della manifestazione in centro nei prossimi mesi, dopo che già nel febbraio del 2016 l'amministrazione comunale aveva giocato questa carta per il rilancio di piazza Risorgimento e dintorni. Per questa volta, infatti, il Consorzio degli ambulanti ha scelto di tornare in città in una location coperta e anche un po' defilata rispetto al centro cittadino, dove la precedente esperienza era stata in parte penalizzata dal maltempo nel pomeriggio.
Bancarelle dunque al coperto, anche se non tutte: alcune infatti non hanno trovato posto all'interno del padiglione fieristico e sono state quindi sistemate all'esterno, proprio davanti all'ingresso del padiglione. Al suo interno, poi, bancarelle in fila l'una accanto all'altra, con proposte di diversi tipi. L'afflusso al padiglione numero 5 di viale Treviso è cominciato in maniera timida al mattino e si è fatto consistente dopo le 10, per poi intensificarsi nel corso della mattinata e nel pomeriggio.
Sulle bancarelle, tante occasioni su prodotti made in Italy, con l'attenzione degli acquirenti che è stata attirata soprattutto dalle proposte dei comparti dell'abbigliamento e degli accessori. Ma curiosità c'è stata anche attorno alle meno numerose bancarelle di prodotti tipici dell'enogastronomia toscana, così come a quelle di profumi e cosmetici e a quelle di attrezzature per la cucina.
«Si conferma - fa sapere Antonio Matta, per il Consorzio degli ambulanti di Forte dei Marmi - il grandissimo apprezzamento del pubblico di Pordenone e più in generale di quello delle regioni di Friuli Venezia Giulia e Veneto per l'evento-mercato più famoso d'Italia e l'eccellenza del settore rappresentata dal Consorzio. È stato stimato oggi un afflusso di oltre 20mila persone».
Il risultato gioca a favore di un'ulteriore tappa del Mercato in città, e il Consorzio conferma infatti il dialogo già in corso con l'amministrazione comunale per riportare le bancarelle di Forte dei Marmi a Pordenone nella seconda metà dell'anno. Ancora da stabilire, tuttavia, il sito che sarà scelto questa volta: accanto alle aree del centro, l'amministrazione, con l'assessore al Commercio Emanuele Loperfido, pensa anche a uno dei quartieri, anche se in quel caso occorrerà valutare gli spazi e le situazioni (non escluso l'aspetto relativo ai parcheggi, dato che il mercato ha richiamato ieri visitatori non solo da tutta la Destra Tagliamento, ma anche da fuori provincia).
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA