Falsa invalida a processo per truffa L'Inps chiederà un risarcimento

Giovedì 14 Giugno 2018
IL CASO
PORDENONE Completamente invalida, tanto da dover ricorrere ad ausili per camminare. Concetta Cannavo, 59 anni, napoletana ma residente a Portogruaro, è stata rinviata a giudizio dal gup Monica Biasutti per truffa aggravata ai danni dell'Inps, che ieri si è costituito parte civile con l'avvocato Aldo Tagliente. Era stata la Guardia di Finanza a scoprire che la donna riscuoteva senza alcun titolo la pensione di invalidità. Ad avvallare la loro ipotesi, anche dei filmati, portati tutti in Procura a Pordenone, che mostrerebbero come la donna non avesse alcun bisogno di aiuto per camminare. Secondo l'accusa, avrebbe architettato tutto per ingannare il proprio medico e la commissione che l'aveva sottoposta a verifiche. Tutto iniziò nel dicembre di 8 anni fa, quando la Cannavo si presentò dai sanitari sostenendo di avere serie disfunzioni che non le avrebbero permesso una vita regolare. Sarebbe stata in condizioni precarie, tali che le venne riconosciuta una riduzione della capacità di lavoro dell'80%. Il 5 luglio del 2016 si presentò poi dal suo medico di famiglia lamentando di essere stata colta dal morbo di Parkinson e di avere difficoltà a parlare. Da qui derivava l'impossibilità di poter deambulare e compiere ogni gesto con regolarità.Così il 22 agosto 2016 la donna si presentò di nuovo davanti alla commissione medica, seduta in carrozzina e con un ematoma all'occhio sinistro che si sarebbe provocata proprio per una caduta dovuta al suo grave stato di salute. La commissione le riconobbe la totale invalidità, suffragata anche dalla difficoltà di parlare. Dal quel mese le venne quindi riconosciuta una indennità mensile di 516,43 euro, oltre ad una pensione di altri 297,47 euro. Il processo è fissato per il 24 ottobre.
M.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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