Guardia medica, un patto che punta a superare i disagi

Sabato 24 Luglio 2021
Guardia medica, un patto che punta a superare i disagi
L'INTESA CON I MEDICI
PORDENONE Nelle ultime settimane erano emerse diverse difficoltà, soprattutto nei fine settimana, rispetto alla mancanza delle Guardie mediche sul territorio. La direzione di Asfo ha siglato un importante accordo con i i due maggiori sindacati dei medici italiani, Fimmg e Snami, sul territori. L'intesa, oltre a recepire gli accordi nazionali in materia di continuità assistenziale, introduce importanti novità organizzative. Per esempio ogni distretto territoriale avrà un responsabile delle guardie mediche che si occuperà anche dei turni e della reperibilità in modo da coprire al meglio i dieci punti di Guardia medica del Friuli occidentale. «È un'intesa importnte - sottolinea il direttore generale Joseph Polimeni - che non risolve certo tutti i problemi visto che derivano dalla mancanza di medici. Ma, anche attraverso un sistema di incentivi, punta a ridurre il più possibile i disagi».
IL DOCUMENTO
L'accordo tra Asfo e sindacati dei medici punta a migliorare la situazione della presenza della guardia medica sul territorio. L'intesa tecnicamente è il rinnovo del contratto integrativo dopo mesi di confronto. «È la prima volta che questa azienda sigla un accordo integrativo di questo spessore», ha aggiunto il direttore generale. Un documento che parte da un integrativo regionale che era stato approvato due anni fa, ma non ancora recepito nella Destra Tagliamento. Una intesa che affronta una serie di temi, dalla formazione dei medici in convenzione alla reperibilità, prevede la carta dei servizi e interviene sulle indennità dei medici della continuità assistenziale. Il patto prevede anche il responsabile di continuità assistenziale, un medico per ambito che organizzerà l'attività delle guardie mediche ora organizzata da Asfo a livello centrale. L'integrativo prevede anche la disciplina dei rapporti con la Sores, la struttura regionale di emergenza sanitaria. L'accordo dovrebbe portare anche a una possibile soluzione dei problemi che si registrano per la guardia medica, difficoltà che non riguardano solo il territorio dovuti proprio alla carenza dei medici. Nelle ultime settimane sono state diverse le segnalazioni di disagi. L'integrativo dovrebbe dare un contributo per garantire una maggiore presenza dei medici di continuità assistenziale. Il percorso che ha portato al patto era partito sei mesi fa: Asfo e sigle sindacali dei camici bianchi si sono confrontati con le loro proposte e sono arrivati a una sintesi che è sfociata nel nuovo contratto che punta proprio a attirare medici per il servizio e a migliorarne le condizioni.
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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