Gommonauti, l'attacco di Solarino «Gli alberi caduti sono ancora lì»

Giovedì 18 Luglio 2019
Gommonauti, l'attacco di Solarino «Gli alberi caduti sono ancora lì»
LA POLEMICA
PORDENONE Il Comune presenta i suoi progetti per rendere il Noncello un fiume urbano navigabile, ma una casa non si comincia a costruire dal tetto - commenta il presidente dei Gommonauti Gaetano Solarino, che proprio nella stessa giornata si è messo ancora una volta al timone del Pontoon Boat per mostrare le condizioni in cui versa il fiume nel tratto compreso fra l'imbarcadero e Vallenoncello e per lanciare l'allarme sul rischio che la 43ma Gommonata europea, in programma il prossimo 12 settembre, debba essere cancellata perché ancora non sono iniziati i lavori per liberare il fiume dalle piante schiantate in alveo fin dal mese di ottobre del 2018. L'ultima buona notizia era stata, alla fine di giugno, l'accoglimento da parte della Regione dell'ordine del giorno sulla manutenzione del fiume presentato da Nicola Conficoni e sottoscritto anche dagli altri consiglieri pordenonesi Sergio Bolzonello e Chiara Da Giau, Mara Piccin, Alessandro Basso e Simone Polesello e Stefano Turchet. Da allora, però, nulla si era mosso. Ma è la giornata delle coincidenze, e così proprio ieri mattina, dagli uffici regionali dell'assessore Riccardo Riccardi - commissario per l'intervento e invitato all'iniziativa assieme al sindaco Alessandro Ciriani, ai colleghi Graziano Pizzimenti e Fabio Scoccimarro - è arrivata la comunicazione dell'approvazione, proprio martedì pomeriggio, del progetto definitivo esecutivo del progetto, con conseguente invito alla Centrale unica di committenza ad avviare la procedura per l'affidamento diretto dell'opera.
I LAVORI
Tempo una settimana e i lavori potranno partire - spiega l'assessore all'Ambiente Stefania Boltin, a sua volta a bordo del Pontoon Boat -, per concludersi in circa un mese. Tempi che dovrebbero a questo punto garantire lo svolgimento della Gommonata, anche se Solarino non nasconde lo scetticismo anche a causa del peggioramento della situazione rispetto a quando è stato effettuato il sopralluogo, come spiega mentre l'imbarcazione scivola lungo il fiume fino al quartiere pordenonese che dal fiume stesso prende il nome, per fermarsi proprio davanti a un albero schiantato che ostruisce larga parte del corso d'acqua. Il presidente dei Gommonauti parla di sconforto e rabbia, rammarico e dissenso per come, spiega, un sistema farraginoso sta mettendo in croce un importante sodalizio pordenonese e una prestigiosa manifestazione europea. Credo sia ancora presente a tutti gli addetti ai lavori - aggiunge - quanto successo in occasione della 500 Miglia dello scorso mese di aprile. La Gommonata europea, per la sua complessità e per la sua celebrità, non è manifestazione con altre possibili soluzioni. O parte da Pordenone oppure dobbiamo sopprimerla. È questo che vuole la politica locale e regionale? Non c'è occasione in cui amministratori di ogni livello non si riempiano la bocca beandosi di parolone come straordinaria bellezza ambientale, risorsa per il territorio, valorizzazione turistica, fruizione con vaporetti e barche turistiche e così via, senza poi muovere un dito. L'invito di Solarino è di impegnarsi per la messa in sicurezza del fiume: la presenza sulla sponda di piante ad alto fusto che al naturale scuotere del vento trasferisce sul terreno forti vibrazioni fa sì che le piante si schiantino in alveo, creando anche smottamenti franosi».
L.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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