GLI ERRORI
PORDENONE Il nuovo ponte sul Meduna, corredato dalla relativa viabilità

Mercoledì 29 Gennaio 2020
GLI ERRORI PORDENONE Il nuovo ponte sul Meduna, corredato dalla relativa viabilità
GLI ERRORI
PORDENONE Il nuovo ponte sul Meduna, corredato dalla relativa viabilità di accesso e uscita dal viadotto, non dovrebbe costare più di 25 milioni. Tanto, ma meno di quanto segue. Negli ultimi 15 anni, infatti, lungo la Pontebbana sono state realizzate opere pubbliche costose, complesse, inaugurate da autorità che in ogni occasione hanno ripetuto lo stesso mantra: «Si risolverà il problema del traffico». Invece in molti casi sono state quelle stesse opere a peggiorare la situazione. E di milioni, per realizzarle, ne sono volati più di 30, limitando l'indagine alle sole infrastrutture che nel tempo sono diventate più famose.
GLI INTOPPI
Non si può evitare di partire dall'opera più importante di tutte: il complesso di rotatorie, sottopassaggi, complanari e viadotti tra Pian di Pan (rotonda Moro) e il centro commerciale Meduna di Pordenone. Un'infrastruttura che si sviluppa nei comuni di Pordenone, Zoppola e Fiume Veneto per circa tre chilometri della Pontebbana, comprendendo le importanti rotatorie di Ponte Meduna e di Pian di Pan, complanari a senso unico, canali di gronda, un innovativo sistema di illuminazione a led a basso consumo, nonché opere aggiuntive finanziate dalla Protezione civile. I lavori sono stati eseguiti dall'impresa Vidoni per conto dell'allora gestore Anas, per un investimento complessivo di circa 28 milioni di euro, di cui 8.6 a carico della Protezione civile. Doveva essere quello, l'intervento risolutivo. Invece con il passare del tempo ci si è accorti di come abbia in realtà peggiorato la situazione.
Se il complesso di Pian di Pan (sottopasso e rotatoria) ha funzionato, non si può dire lo stesso per le complanari che portano al ponte sul Meduna. L'indisciplina degli automobilisti, ma anche un disegno che si è rivelato insufficiente, intasano proprio un'area che doveva dirsi liberata dalle code. Ed è così ogni giorno. Anche dopo il ponte sul Meduna, poi, la realizzazione del sovrappasso e della grande rotonda del centro commerciale, non hanno aiutato a snellire il traffico. Specialmente in uscita da via Udine e sul sovrappasso per chi proviene da Pordenone, gli ingorghi sono sistematici, complice la precedenza (rispettata a sprazzi) che deve concedere chi si immette sulla statale. Un totale di 28 milioni di euro che a fronte dei 25 necessari a smontare (in parte) la stessa opera costruita anni fa, e questo per realizzare il nuovo ponte sul Meduna.
LE SVISTE
C'è poi un altro capitolo da dedicare ad alcune rotonde riuscite male, che compongono il resto della cifra fornita in partenza. Si parte ad esempio da Pordenone, all'incrocio tra la Pontebbana e via Montereale. La rotatoria, realizzata alla fine del mandato da sindaco di Claudio Pedrotti, è nata stretta e ancora oggi i mezzi pesanti faticano a percorrerla senza rallentare troppo il traffico in una zona già delicata della città. E a breve distanza tra poco nascerà il nuovo ospedale. Anche tra la statale 13 e viale della Libertà c'è una rotatoria ancora parziale. Il problema è che è parziale da troppo tempo, ormai. A Casarsa, infine, nel 2018 sono nate altre due rotonde: una disciplina l'intersezione con viale Aldo Moro, verso il centro del paese; l'altra si trova al confine con Orcenico Superiore, in comune di Zoppola, per un totale di due milioni di euro di investimento. Risultato? La prima è stata già corretta perché nata sbagliata e la gestione è stata rifiutata per questo motivo dal Comune; la seconda quando piove si allaga e diventa pericolosa per chi la percorre. Negli anni, quindi, si è investito. Non sempre bene, però.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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