GLI ACCERTAMENTI
PORDENONE Mascherine di protezione ai raggi ics. La loro produzione,

Domenica 5 Aprile 2020
GLI ACCERTAMENTI PORDENONE Mascherine di protezione ai raggi ics. La loro produzione,
GLI ACCERTAMENTI
PORDENONE Mascherine di protezione ai raggi ics. La loro produzione, che ha subito un'impennata a causa dell'emergenza da Covid-19, è al centro di una serie di accertamenti avviati dalla Guardia di finanza di Pordenone dopo le informative comunicate nei giorni scorsi dalla Prefettura. Inoltre, le Fiamme gialle, guidate dal comandante Stefano Commentucci, hanno appreso dalla stampa come le mascherine ibride, ovvero quelle prodotte artigianalmente e quindi non utilizzabili (almeno sulla carta) in ambito sanitario, vengano prodotte anche da aziende prive di attrezzature ed expertise necessari, con riferimento al materiale usato (alcune anche in fibra di bambù). I controlli hanno riguardato una ventina di attività.
LABORATORI AL SETACCIO
I finanzieri hanno passato al setaccio laboratori sartoriali, artigianali e piccole aziende impegnati, adesso più che mai, nella produzione di mascherine. Dispositivi che non possono essere considerati a tutti gli effetti di protezione individuale. Almeno non in ambito sanitario (ospedali e case di riposo) e in quelle fabbriche dove non si riesce a garantire tra un lavoratore e l'altro il rispetto della distanza minima di sicurezza (un metro). Possono invece essere tranquillamente dispensate ai cittadini che devono uscire per fare la spesa o per altri urgenti motivi.
Dai primi riscontri la Guardia di finanza ha rilevato che le mascherine venivano commercializzate anche a prezzi non trascurabili (10 euro cadauna), senza formalmente specificare la loro tipologia e destinazione d'uso. Questi elementi, se non chiariti, potrebbero creare equivoci tra gli acquirenti. In modo particolare aziende industriali e/o operanti in ambito sanitario. «Gli accertamenti - ha evidenziato il comandante Commentucci - sono volti a contemperare le esigenze di produzione e distribuzione delle mascherine (determinate dallo stato di emergenza) con quelle di tutelare comunque i cittadini, destinatari di quei presidi di protezione, che devono avere contezza della loro natura e uso consentito. Le ispezioni hanno, quindi, la finalità di evitare che qualcuno possa approfittare dell'emergenza e valorizzare le iniziative di certi imprenditori che invece vogliono affrontarla responsabilmente». Alla luce di questo ai sindaci e alla Protezione civile la Finanza ha inoltrato una lettera, chiedendo a tutti di prestare la massima attenzione. Di vigilare affinché i dispositivi ibridi, prodotti da diverse attività e aziende del territorio, non vengano dispensati a personale che opera in ambito sanitario.
LE DENUNCE
Intanto proseguono i controlli delle forze di polizia sul fronte del contenimento della diffusione del virus. Nella giornata di venerdì, secondo i dati forniti dalla Prefettura, nella Destra Tagliamento sono state controllate 815 persone, di cui 23 sono state sanzionate e una è stata denunciata poiché, pur essendo positiva al virus e quindi con l'obbligo di quarantena, non ha osservato il divieto di allontanarsi da casa. Di 589 esercizi controllati, uno è stato sanzionato. È evidente che la quarantena forzata stia cominciando a farsi sempre più difficile, non solo per il prolungamento dei giorni di reclusione ma anche per il sole che, beffardo, strizza l'occhio. E a peggiorare la situazione ci si mette l'avvicinarsi di Pasqua e Pasquetta, da sempre i giorni preferiti per le prime scampagnate. Per prevenire le possibili fughe dai propri domicili, sono già previsti pattugliamenti rafforzati. «È prematuro ora dare delle indicazioni ha spiegato il prefetto Maria Rosaria Maiorino anche perché venerdì è stata emessa una nuova ordinanza. Nei prossimi giorni valuteremo, attraverso un tavolo tecnico, le misure più opportune da mettere in campo».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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