«Giuseppe ha recuperato lucidità parlando con psicologa e sacerdote»

Domenica 29 Novembre 2020
«Il lavoro difensivo è volto a fare chiarezza su ogni circostanza che ha portato Giuseppe a compiere quel gesto». L'avvocato Ernesto De Toni non nasconde le sue strategie difensive dopo aver ricevuto l'ordinanza del gip Giorgio Cozzarini sulla convalida dell'arresto di Giuseppe Mario Fornaciti e l'applicazione della misura cautelare in carcere. Il legale si avvarrà anche di consulenti per ricostruire il femminicidio e, molto probabilmente , per valutare quali fossero le condizioni mentali dell'infermiere la sera del 25 novembre. «Giuseppe in carcere sta parlando con la psicologa e il sacerdote - spiega il legale - e sta iniziando a recuperare un po' di lucidità». È in cella con altri due detenuti che hanno commesso gravi delitti. Quello che ha fatto alla madre dei suoi figli lo sta tormentando. «Ho rovinato tutto», ripete pensando ai bambini. A raccogliere le sue riflessioni e i suoi tormenti, oltre alla psicologa, c'è anche don Piergiorgio Rigolo. «È un uomo smarrito e disperato. Il tormento che prova non è per se stesso, ma per i figli e la famiglia», osserva il sacerdote. Lo ha incontrato ogni giorno, insieme hanno parlato e, su richiesta di Giuseppe, pregato.
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