Gava: «Da Sacile a Erto divisi dal confine»

Domenica 3 Maggio 2020
Un appello per segnalare il disagio in cui versano migliaia di famiglie che abitano a ridosso di due regioni e che non possono varcare il confine in base al Dpcm lo ha lanciato l'onorevole Vannia Gava (Lega). «Nel provvedimento sembra non esser prevista alcuna deroga a favore di chi abita a cavallo di due realtà regionali - precisa -, con una parte del nucleo familiare insediato da un lato del confine e parte dall'altro. Il tutto circoscritto a un raggio contenuto, spesso nell'ordine di una manciata di chilometri. Nel mio Friuli Venezia Giulia l'intoppo di non potersi recare dalla propria parentela anche se geograficamente vicini riguarda, ad esempio, Sacile, Caneva, Erto e Casso, Brugnera, Latisana, ma anche tantissimi altri, da sempre gravitanti anche sul versante veneto per le più basilari esigenze di vita e di lavoro». «La conseguenza pratica suona assurda - ricorda la parlamentare -: succede, infatti, che un abitante di Erto e Casso sia astrattamente libero di guidare fino a Trieste, distante quasi 200 km., in quanto resterebbe comunque all'interno della regione ma non potrebbe scendere a Longarone, distante soli 5 minuti di auto. Episodi analoghi se ne contano numerosi nel Paese». Gava ritiene doveroso un maggior approfondimento della problematica. Auspica una linea interpretativa del Decreto più consapevole dei diritti di chi abita nelle immediate vicinanze di confini interregionali».
L.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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