Gadget col Duce Polegato ordina 150 calendari

Giovedì 20 Dicembre 2018
Gadget col Duce Polegato ordina 150 calendari
CORDENONS
I messaggi lanciati dall'Anpi locale, per bocca del suo leader Daniele De Piero, e dalla consigliera comunale Laura Sartori (Sinistra in Comune) pare non abbiano sortito l'effetto desiderato. Entrambi contestavano il fatto che nelle edicole di Cordenons - da qui l'appello diretto agli edicolanti - potessero essere liberamente esposti calendari o gadget inneggianti a Benito Mussolini e al Fascismo. Martedì pomeriggio a far visita al caffè-edicola Nogaredo, l'esercizio che più di altri si era opposto al veto lanciato dall'Anpi, è stato Ferdinando Polegato - il ristoratore di Sequals, ex membro dei Forconi, che ama definirsi il duce pordenonese - che, dopo gli attacchi dei giorni scorsi, ha voluto portare tutta la sua solidarietà nei confronti dei titolari dell'esercizio pubblico di via Sclavons, Moreno Burlina e Silvia Gustapane. Una solidarietà che è andata oltre le aspettative, dal momento che Polegato non solo ha acquistato una cinquantina di lunari di Benito Mussolini e del Fascismo ma ne ha ordinati altri cento. «Dopo le dichiarazioni che sono apparse nella stampa sottolinea lo stesso Polegato ho ricevuto decine di richieste di persone che, non soltanto solidarizzavano nei confronti dei due commercianti accusati ingiustamente da una consigliera comunale di sinistra, ma che mi chiedevano di acquistare per loro proprio i calendari con l'effige di Mussolini. Nel giro di qualche ora, soltanto tra amici e conoscenti, ha contato 150 richieste. Sono riuscito a reperire cinquanta almanacchi, per gli altri cento, invece ho dovuto fare una prenotazione. Questo la dice lunga su quanti possano essere favorevoli e quanti contrari alle posizioni di Anpi e della consigliera Sartori». Polegato è convinto del fatto che «certe esternazioni, in particolar modo in questo periodo così delicato per il commercio, sono altamente nocive per piccole attività come quella del caffè-edicola Nogaredo. Del resto attacca chi non ha mai provato in vita sua ad aprire la serranda di un negozio, con tutti i rischi e le difficoltà connesse, non può capire a fondo certe dinamiche. E ripeto: non è vietando la vendita di gadget e calendari che si cancella la storia». Silvia Gustapane non arretra nemmeno di un millimetro rispetto alle sue posizioni iniziali: «Mi meraviglio del fatto sottolinea che una consigliera comunale abbia potuto rigirare le mie affermazioni pur di trovare l'appiglio per sferrare un attacco nei miei confronti. In merito a Mussolini e al Ventennio non ho preso alcuna posizione, mi sono soltanto limitata a dire che come vendo quelli di Che Guevara continuerò a vendere anche quelli del duce».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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