FUTURO STADIO
PORDENONE La Dacia Arena si conferma fortino inespugnabile per

Sabato 21 Settembre 2019
FUTURO STADIO PORDENONE La Dacia Arena si conferma fortino inespugnabile per
FUTURO STADIO
PORDENONE La Dacia Arena si conferma fortino inespugnabile per il Pordenone calcio. Tre partite disputate due giocate allo stadio di Udine ed altrettante vittorie. C'è, però, un dato di fatto. I Ramarri non hanno ancora un loro stadio al Bottecchia non possono più essere concesse proroghe per partite di calcio e, pertanto, si trovano ad essere ospiti in casa dell'Udinese. Una situazione che, anche da un punto di vista di campanile, non può durare ancora a lungo. Il primo a sostenerlo è il sindaco Alessandro Ciriani che, forse per la prima volta, ha dato un'improvvisa accelerazione. Non è chiaro se l'intento sia puramente esplorativo per pungolare Mauro Lovisa, presidente del Pordenone calcio o ci siano veramente i presupposti. Ma sta di fatto che il sindaco è lapidario: «Se dalla società non arriveranno entro breve delle proposte, sarà il Comune ad andare avanti. Ma una cosa è chiara: se ad agire sarà il pubblico, è inevitabile che i tempi saranno destinati ad allungarsi. Per realizzare dunque il nuovo stadio di Pordenone non ci potrebbe volere un anno o due, ma molto di più: anche un lustro. Privato e pubblico hanno tempistiche completamente diverse. Il Comune, nel caso in cui dovesse farsi carico dell'intero iter, dovrebbe rispettare i tempi dettati dal comparto delle opere pubbliche. Quindi le tempistiche per progettazione, appalto e realizzazione finirebbero per dilatarsi di molto».
SINDACO TIFOSO
Ciriani, che da tifoso guarda con soddisfazione i primi risultati del Pordenone calcio in serie B «se continua così scherza farei firma perché giocasse tutte le partite al Dacia Arena», guarda poi il lato pratico: «La questione stadio va affrontata e non si può più procrastinare. I tempi sono maturi sostiene perché amministrazione e società si siedano attorno a un tavolo e mettano nero su bianco alcune proposte. Ovviamente resto in attesa di un incontro con il presidente Lovisa che, mi auguro, possa avvenire nel più breve tempo possibile. Diversamente sarà il Comune stesso ad andare avanti per la propria strada e con le risorse a propria disposizione. Ma lo ricordo: i tempi saranno inevitabilmente più lunghi di quanto ci si possa immaginare». Il sindaco preferisce non aggiunge ulteriori dettagli: il messaggio è chiaro. Non parla né di luoghi individuati per la realizzazione della struttura né tanto meno della sua capienza. Quello che è certo è che, qualora l'iniziativa dovesse essere pubblica, non si parlerà di un mega impianto ma di uno stadio con (probabilmente) meno di 10mila posti. Ma con la possibilità, eventualmente, di ampliarlo. Dal canto suo Lovisa è lapidario: «Sono felice afferma il patron del Pordenone calcio che finalmente qualcuno si sia fatto avanti per la questione stadio. Il momento che la società che presiedo sta attraversando è particolare, pertanto prima di ponderare qualsiasi tipo di decisione o di scelta sarà necessario attendere ancora qualche settimana. Ottobre sarà un mese decisivo su più fronti». Nei mesi scorsi, subito dopo la storica promozione in B, Lovisa aveva parlato dell'importanza di avere uno stadio moderno in città (da realizzare possibilmente vino all'autostrada). «Non sarà una struttura dedicata solo al Pordenone e al calcio - aveva puntualizzato - ma un'autentica cittadella dello sport dove troveranno posto anche altre società e discipline sportive. Non solo: sarà una struttura adatta ad ospitare anche concerti e altri grandi eventi culturali». Ora non resta che aspettare e capire effettivamente quali sono le intenzioni. Da una e dall'altra parte.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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