Furti, prostituzione e ricettazione: in cella cinque latitanti

Domenica 19 Agosto 2018
IN CARCERE
PORDENONE Un altro giro di vite della Squadra Mobile di Pordenone per assicurare alla giustizia i latitanti. Soltanto nell'ultima settimana sono state cinque le persone rintracciate, sia in territorio italiano che all'estero, e portate dietro le sbarre per espiare la pena a cui erano state condannate. Il primo a finire in manette è stato Roberto Gabrieli, 47enne domiciliato a Verona. Gli uomini della Questura di Pordenone lo hanno rintracciato proprio nel capoluogo scaligero, eseguendo un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Pordenone. L'uomo, per i reati di furto (soprattutto in negozi e centri commerciali) e ricettazione (rivendeva infatti i proventi al mercato nero) commessi nel 2010 a Porcia e Fiume Veneto, deve infatti scontare quattro anni di reclusione. Nove anni, un mese e 18 giorni è invece la condanna rimediata da Vasile Plescan. Il 44enne rumeno, latitante da oltre due anni, tra il 2006 e il 2007 si è reso protagonista di una serie di furti in abitazione a Pordenone, Mogliano Veneto (TV), Conselve (PD), Padova e Verona. Anche in questo caso la merce rubata veniva rivenduta dal 44enne, motivo per cui gli era stata contestata anche la ricettazione. L'uomo è stato rintracciato e arrestato in Francia: per lui sono in corso le operazioni di estradizione in Italia. Un suo connazionale, Dragos Cristian Raduica, 29 anni, è stato invece arrestato in Inghilterra. Irreperibile dal 2012, deve scontare 3 anni e 7 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio. Nello specifico, secondo quanto sostenuto dagli inqurienti, il rumeno faceva parte di una banda di pendolari dei furti catturata dai carabinieri di Pordenone. La condanna gli era stata inflitta perchè assieme ai complici cercava bobine di rame, cavi elettrici e attrezzi in alcune aziende di Porcia e Motta di Livenza. Aurelian Radu, 43 anni, anche lui rumeno e anche lui rintracciato in Inghilterra, deve invece scontare dietro le sbarre una pena di un anno, 3 mesi e 26 giorni per ricettazione, reato commesso nel 2011. Assieme a un complice, il 43enne era stato fermato in auto per un controllo e nel portaoggetti i carabinieri avevano trovato una pinza da elettricista. Negli zaini che avevano a bordo erano stati recuperati capi di abbigliamento, giocattoli, generi alimentari, profumi, cosmetici e materiale informatico per un valore complessivo di oltre 5mila euro. Parte della merce era stata rubata da Decathlon, Media World, Gardenia Profumi e Oviesse a Pordenone. Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione, anche minorile, sono invece i reati che erano stati contestati a un sodalizio criminale di cui faceva paerte anche Emila Radu, rumena di 48 anni. La donna è stata rintracciata e arrestata dalla Polizia di Frontiera all'aeroporto di Fiumicino: deve scontare un anno di reclusione. Come sottolineato dal questore Marco Odorisio, i cinque arresti sono la conferma di una strategia investigativa che la Squadra Mobile svolge in sinergia con la Procura della Repubblica, la direzione Centrale della polizia Criminale e le altre forze di polizia europee per garantire l'effettività dell'espiazione della pena.
G.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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