Fratelli d'Italia apre le porte Ma in lista solo con il codice etico

Sabato 20 Gennaio 2018
ELEZIONI REGIONALI
PORDENONE Fratelli d'Italia apre le porte del partito anche a esponenti che arrivano da altre esperienze all'interno del centrodestra. E nelle trattative per la costruzione della lista con cui correrà alle regionali si impegna a garantire gli esponenti storici della Fiamma spegnendo così sul nascere le polemiche interne che erano serpeggiate nei giorni scorsi.
CODICE ETICO
E in più - con una mossa che punta a togliere l'erba sotto i piedi dei grillini - annuncia un codice etico. I candidati alle elezioni dovranno sottoscrivere un impegno a non tradire il mandato ricevuto dagli elettori: un impegno anti-ribaltone e a non cambiare casacca. Ad annunciarlo sono stati ieri il consigliere regionale Luca Ciriani (in pista per la candidatura alle politiche) e il coordinatore provinciale Emanuele Loperfido. L'occasione l'incontro di presentazione - presente anche il sindaco Alessandro Ciriani - di due dei nuovi candidati in corsa verso Trieste: l'assessore pasianese Marta Amadio e il consigliere di opposizione a Casarsa Antonio Marinelli. «Siamo molto soddisfatti - ha sottolineato Luca Ciriani - della disponibilità di due persone che vantano un'esperienza amministrativa e che sui loro territori possono essere considerati dei record nella raccolta di preferenze e nella stima dell'elettorato». Entrambi, nelle rispettive comunali, con civiche di centrodestra, hanno raccolto circa 250 preferenze ciascuno».
POLEMICHE SPENTE
Marta Amadio, 43 anni, è assessore a Pasiano dopo una passata esperienza nel Pdl. «Dopo quell'esperienza più nessun partito aveva attirato il mio interesse. Fino a Fd'I con la Melone e con l'esperienza di Luca Ciriani in Regione». Antonio Marinelli, 53 anni, ha un passato anche in Forza Italia come consigliere provinciale. «Ho sempre militato nel centrodestra. Compresa - ha voluto ricordare - la prima campagna elettorale di An sul territorio fatto proprio con Luca». Con loro, tra i nuovi ingressi nel partito della Meloni c'è anche il consigliere delegato Alessandro Basso. Nome che avrebbe causato qualche dissapore tra i militanti più vecchi come Francesco Ribetti e Dorino De Crignis, che saranno in lista. «Garantiamo i nostri esponenti storici, ma il partito deve aprirsi e deve ambire a un risultato a due cifre. È chiaro che aprendosi cresce anche la concorrenza, ma faremo una lista di dodici candidati in cui tutti potranno giocarsela. Rispetto a qualche attrito, tutto è stato già sistemato». E Loperfido (che in lista, nonostante la richiesta del vertice regionale del movimento e nonostante sia considerato un po' l'erede naturale dell'esperienza di Luca Ciriani, in lista non ci sarà per proseguire il suo impegno in Comune) rimarca: «Quando un partito cresce e si apre a persone che possono rappresentare un valore aggiunto c'è sempre qualche polemica. Ma costruiremo una lista competitiva di persone che corrono per vincere e non tanto per fare». Fratelli d'Italia non nasconde l'obiettivo di raggiungere almeno il 10 per cento. Rispetto alle ultime amministrative la media aritmetica del territorio è 8,4%. «Un dato che mostra come le due cifre siano a portata di mano», conclude Luca Ciriani.
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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