Fontane e lavatoi, atteso a giorni il responso dell'Asfo sulla potabilità

Martedì 28 Gennaio 2020
Fontane e lavatoi, atteso a giorni il responso dell'Asfo sulla potabilità
LA SITUAZIONE
PORDENONE Su 38 tra fontane e lavatoi presenti in città, da 27 non esce acqua potabile. Era stato questo l'esito delle analisi effettuate a fine 2018 su alcuni campioni prelevati, che avevano evidenziato la presenza di pesticidi. Da qui la decisione del Comune di vietare l'utilizzo dell'acqua emunta dai pozzi.
Dopo un anno la situazione sarà cambiata? Entro questa settimana dovrebbe arrivare il verdetto. «Attendiamo da un momento all'altro spiega l'assessore all'Ambiente Stefania Boltin la comunicazione dell'Asfo. Dopodiché renderemo noti gli esiti a tutti i cittadini». Le indagini svolte dai tecnici incaricati dall'amministrazione comunale avevano permesso già a fine 2018 di rilevare come gli agenti inquinanti fossero presenti non solo in una fontana, la cui foto era stata postata su Facebook, ma anche in altre 26 vasche della città. Soltanto undici su 38 risultavano essere potabili e, pertanto, la loro acqua poteva essere tranquillamente bevuta. Gli esami avevano evidenziano che l'acqua presentava una concentrazione di ammonio (azoto ammoniacale), ferro, arsenico e parametri batteriologici superiori ai limiti di legge. Nella fontana del Centro studi, oltre all'ammonio, era stata riscontra la presenza di batteri coliformi, Escherichia coli ed Enterococchi intestinali.
«Il Comune - spiega l'assessore Boltin - effettua controlli di routine sull'acqua delle fontane e dei lavatoi in città. In quel frangente erano emerse criticità in alcuni siti: erano stati rilevati soprattutto pesticidi agricoli presenti nelle falde di superficie dalle quali si riforniscono le fontane in questione. Per questo l'acqua era stata dichiarata non potabile».
Le proteste in rete erano state immediate. Ma la decisione era stata presa per salvaguardare la salute dei residenti e l'attenzione nei confronti del provvedimento era stata alta soprattutto in seguito a ciò che era successo ad Aviano: nel comune della Pedemontana ai cittadini era stato vietato di bere l'acqua (sapore e odore erano fuori dai parametri) dai rubinetti. Hydrogea aveva tamponato la situazione, poi risolta nel giro di qualche giorno, installando cisterne per l'approvvigionamento. Nel caso di Pordenone la poca profondità della falda fa sì che i pesticidi utilizzati in agricoltura si possano riversare più facilmente nelle venature della terra che riguardano anche i bacini da cui attingono le fonti pubbliche.
«Attendiamo con particolare trepidazione l'esito delle analisi evidenzia l'assessore Boltin anche per vedere se le buone pratiche adottate nell'ultimo anno hanno sortito gli effetti sperati».
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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