Falsi Dop, indagini torinesi anche su allevatori friulani

Giovedì 20 Settembre 2018
L'INCHIESTA
PORDENONE L'inchiesta della Procura di Torino sui falsi prosciutti Dop - dal San Daniele al Parma e al Crudo di Cuneo - provenienti da maiali fecondati con il seme di suini danesi, coinvolge anche allevatori friulani. Il pm Vincenzo Pacileo ha chiuso le indagini per 22 fra allevatori e collaboratori, a cui si aggiungono otto società chiamate in causa in qualità di persone giuridiche. L'ipotesi di accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla contraffazione di indicazioni geografiche e denominazione di origine dei prodotti agroalimentari. Per altre decine di posizioni gli atti sono stati trasmessi alle Procura di competenza, compresa quella di Pordenone. L'inchiesta ricalca quella appena chiusa dal pm Marco Brusegan. Il capo d'accusa parla della «commercializzazione di decine di migliaia di suinetti» destinati ai prodotti italiani Dop attraverso «l'uso di genetica non consentita dai disciplinari». In particolare si parla di semi provenienti da esemplari delle razze Duroc Danese e Large White Danese, considerate «più performanti di quelle consentite in termini di rapidità di accrescimento ponderale». La velocità era tale che gli allevatori, per nascondere la vera origine dei maialini, dovevano tatuarli retrodatando la data di nascita di uno o due mesi.
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