Fabbrica in fiamme distrutto un reparto

Venerdì 24 Gennaio 2020
L'INCENDIO
BRUGNERA Il giorno dopo il rogo che ha distrutto il magazzino della Innolac, nell'azienda specializzata nella produzione di ante, pannelli ed accessori verniciati, in via Lino Zanussi, quartier generale della start up nata nel 2013, si prova a tornare alla normalità. I danni sono ingenti: si parla di 300mila euro ma per la stima esatta bisognerà attendere la conclusione delle operazioni di bonifica del sito. Sei quadre dei vigili del fuoco di Pordenone, integrate da due provenienti dal comando di Treviso, hanno lavorato sino a notte fonda per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l'area completamente divorata dall'incendio.
LA PRODUZIONE
Il tempestivo intervento ha evitato che il rogo potesse propagarsi anche alla vicina azienda, compromettendo la produzione che, invece, non ha subito contraccolpi. Ieri mattina, infatti, i 24 dipendenti erano regolarmente al lavoro. Sono andati distrutti decine di bancali di vernici e solventi, un muletto e un distillatore, sempre in funzione, che permette, attraverso un processo di purificazione, di riciclare il diluente utilizzato. Le attenzioni degli inquirenti si sono focalizzate proprio su quel macchinario. E' da lì che potrebbero essere partite le fiamme. «Quel genere di incendi - spiega Stefano Zanut, direttore vice dirigente del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Pordenone - non sono frequenti ma nemmeno rari in impianti come quello di via Zanussi». Trattandosi di un deposito di solventi e vernici, le fiamme hanno preso subito vigore: erano visibili ad alcuni chilometri di distanza. Mentre una densa nube di fumo nero si alzava verso il cielo. Ieri mattina una terna escavatrice ha provveduto a rimuovere gli elementi della struttura crollata 400 metri quadrati per spegnere alcuni focolai residui.
LE ANALISI
Personale dell'Arpa ha provveduto invece ad effettuare il prelevamento di campioni d'aria e le verifiche per quanto riguarda la corretta gestione delle acque di dilavamento. I risultati delle analisi saranno resi noti nei prossimi giorni. Per i pompieri è stata una nottata di lavoro intenso. Dopo due ore dall'arrivo delle prime squadre, il rogo era già sotto controllo. Raffreddando il capannone vicino, i vigili del fuoco hanno evitato che si potessero propagare e, quindi, compromettere la produzione. Ad avvisare i titolari della Innolac (tre soci tutti di Mansuè) che parte dell'azienda stava bruciando è stato un rappresentante di Padova che, a sua volta, era stato allertato da un imprenditore della zona del mobile. Le prime fiamme sono state notate mercoledì sera, alle 22.30, da alcuni residenti che hanno visto un fumo denso e scuro alzarsi dalla zona industriale di Brugnera. Immediata la chiamata al 112 e la partenza di otto squadre dei vigili del fuoco, sei provenienti da Pordenone e due in supporto da Treviso. Tra i primi ad accorrere sul posto il sindaco Renzo Dolfi, che aveva appena concluso una riunione, insieme al vice Maurizio Foltran. La prima accortezza che i pompieri hanno avuto è stata quella di mettere in sicurezza l'area. C'era la possibilità, vista la tipologia di impianto, che la presenza di cisterne contenenti diluente utilizzato nei processi di verniciatura potesse causare violente esplosioni. Fortunatamente, come peraltro prevede la normativa per la sicurezza, il distillatore, dal quale sarebbe partito l'incendio, era isolato dalla parte del magazzino dove, prima che il rogo bruciasse tutto, erano sistemati decine di bancali di bidoni di vernice. Nonostante i danni, ieri mattina la produzione non si è fermata. Essendo il deposito andato completamente distrutto, per ora l'azienda si approvvigionerà di volta in volta di vernici e solventi in base ai lavori da effettuare. In attesa che possa essere individuata anche una sistemazione provvisoria.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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