Ex consorzio agrario nel degrado, Zuzzi alza la voce

Domenica 15 Settembre 2019
SACILE
Lo stato di abbandono che dura da anni dell'area dell'ex consorzio agrario è solo uno dei tenti esempi di degrado in cui versano le aree del territorio. Ad intervenire è il rappresentante di Cittadinanza Attiva per Sacile, Gianfranco Zuzzi, segnalando che a fronte di «tanti esempi, il Comune rimane inerte». Entrando nel merito, Zuzzi ricorda che il regolamento di polizia locale prevede che tutte le proprietà e le aree verdi prospicienti il pubblico passaggio, nonché confinanti con luoghi pubblici o da esso visibili, debbano essere in condizioni decorose e di manutenzione tali da evitare immagini di degrado o costituire intralcio alla circolazione di veicoli e persone e ancora essere ricettacolo di animali che possano rappresentare un rischio».
Zuzzi Informa che sono di questi giorni le segnalazioni fatte per alcune proprietà (in viale Trento a Cornadella) prospicienti la pista ciclabile (ma anche per altre da anni disabitate che versano nel più assoluto degrado nella zona di San Liberale che nonostante le richieste fatte all'amministrazione comunale da alcuni mesi) e «nonostante ciò non si è vista alcuna soluzione per evitare l'immagine di degrado, di abbandono e disagio alla circolazione dei pedoni e dei ciclisti».
Aggiunge che per «l'ennesima volta abbiamo appreso dall'assessore Roberto Ceraolo, del progetto del Parco urbano che sta prendendo forma; una notizia che accogliamo con piacere, anche se permangono perplessità sulla futura gestione delle aree verde in città».
Prosegue chiedendo all'amministrazione di dedicare la dovuta attenzione e diversi interventi al fine di garantire a Sacile la tutela del decoro urbano e dell'ambiente, sia del centro che delle periferie, dal momento che presenta gravi carenze. Ci si deve adoperare anche attraverso un più capillare controllo da parte degli uffici e un maggior rigore nel fare rispettare le regole».
Ricorda che è «nostra ferma opinione che quella che da qualcuno viene definita un'opportunità di progresso della qualità della vita nella nostra città, non possa e non debba passare solamente attraverso la realizzazione di un parco urbano che interessa il centro, ma da un progetto di gestione dell'ambiente e del paesaggio che deve, necessariamente tenere conto dell'intero territorio comunale gestito con professionalità e metodicità e che deve coinvolgere culturalmente tutti i cittadini, rendendoli coscienti e partecipi nel salvaguardare e nel valorizzare un bene e un patrimonio che è di tutti».
M.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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