Electrolux, no al ricatto del bonus da 100 mila euro

Venerdì 22 Febbraio 2019
LAVORO
PORDENONE Il bonus di centomila euro messo a disposizione di Electrolux per quei lavoratori di Porcia che volessero volontariamente cogliere l'opportunità non dovrà essere collegato direttamente alla richiesta di sei sabato di straordinari da fare dopo il prossimo mese di agosto. Inoltre, il possibile accordo sugli straordinari andrà discusso solo dopo che si saranno valutati i livelli occupazionali e quando ci sarà una visibilità più certa sui maggiori volumi da realizzare nella seconda parte dell'anno. E infine l'orario ridotto a sei ore andrà utilizzato fino alla fine del mese di maggio - anziché fine giugno come proposto dall'azienda - in modo che si possa mettere in cascina altri due mesi di contratto di solidarietà da utilizzare se ve ne sarà bisogno nella restante parte del 2019. È questo, detto in sintesi, il mandato che le Rsu e le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm hanno ricevuto dai lavoratori che ieri si sono riuniti in assemblea. Insomma, le Rsu - affiancate dai segretari provinciali Gianni Piccinin (Fim), Maurizio Marcon (Fiom) e Roberto Zaami (Uilm) - hanno ribadito in maniera secca: l'incentivo di centomila euro (circa 77mila al netto) non dovrà essere utilizzato come merce di scambio per ottenere gli straordinari.
SEMPRE FATTI
Il sindacato ora dovrà risedersi al tavolo con l'azienda - a livello di stabilimento, mentre l'accordo sul super-bonus dovrà passare dal livello nazionale - e chiederà di stabilire le modalità per poter rinviare ai mesi prossimi la discussione sul calendario produttivo che riguarda l'ultimo quadrimestre dell'anno. Secondo il sindacato è prima opportuno valutare quanti saranno i lavoratori pronti ad accettare il super-bonus e a lasciare la fabbrica e quali saranno i volumi previsti per l'ultimo quadrimestre: solo dopo si potrà valutare la precisa necessità di straordinario e flessibilità oraria. «L'azienda sa - hanno ribadito in assemblea le Rsu - che abbiamo sempre garantito i volumi richiesti. E anche stavolta nessuno si tirerà indietro». Anche se in futuro non è escluso che il sindacato, se la necessità produttiva lo richiederà e lo consentirà, ponga sul tavolo anche la possibilità di assumere giovani terministi come avveniva nel periodo pre-crisi. Intanto, però, ci sono ancora da gestire i circa 70 esuberi.
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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