Efasce, spallata di Bernardon

Sabato 24 Agosto 2019
EFASCE
PORDENONE Ancora polemiche e spallate all'interno dell'Efasce dopo che si era arrivati alla resa dei conti con la mozione di sfiducia accolta all'allora presidente Michele Bernardon e alla nomina del nuovo, Aniceto Cesarin. A parlare è ancora l'ex presidente defenestrato Michele Bernardon, «Nella seduta del consiglio direttivo del 15 luglio scorso il presidente dell'Efasce, Aniceto Cesarin ha portato in approvazione l'iscrizione di 479 nuovi soci, quasi tutti raccolti dal gruppo di maggioranza che regge l'ente, in vista dell'assemblea autunnale per il rinnovo delle cariche. Praticamente in un colpo solo i soci sono più che raddoppiati, se si considera che fino a quel giorno i soci erano 334 in tutto».
IL MIRACOLO
«Un'infornata miracolosa - spiega Bernardon - che ha una conseguenza ancora più incredibile: prima, con 120 iscritti su 334 complessivi, i segretariati all'estero (cioè i gruppi di emigranti ndr.) pesavano per il 36%; ora, con 94 iscritti su 813, contano per circa il 10%. Insomma, gli emigranti nell'associazione degli emigranti non ci sono quasi più!».
L'ATTACCO
«Ma questo non è ancora il peggio. Da un controllo effettuato dal sottoscritto - va avanti Michele Bernardon, è emerso che di quei famosi 479 nuovi soci: il 50% ha utilizzato per l'iscrizione un modulo non più valido; 95 richiedenti non hanno barrato la casella in cui davano il loro consenso al trattamento dei dati personali (condizione indispensabile per l'accoglimento della domanda); e addirittura 6 hanno espressamente negato il consenso al trattamento dei dati personali! Alla luce di tali gravi anomalie, - conclude l'ex presidente - con i consiglieri Isa Brovedani, Walter Mattiussi e Piergiorgio Zannese abbiamo invitato formalmente il presidente Cesarin ad annullare l'adesione dei nuovi soci e di procedere a una nuova deliberazione, con l'esclusione di tutte le domande di ammissione irregolari».
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