Ecco il modello di inclusione sociale Inaugurato il parco targato Artsam

Venerdì 7 Dicembre 2018
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PORDENONE A sei mesi dalla firma della convenzione, diventa realtà il Central park Artsam, la struttura - ricavata nello stabile che ospitava le scuderie e poi il bar a parco Galvani - destinata ad accogliere corsi e laboratori per persone con disabilità cognitive. L'innovativo progetto di inclusione sociale nasce da un accordo fra Comune e associazione Artsam onlus. «Finalmente - commenta la presidente Savina Capuzzello - abbiamo a disposizione in questo stupendo parco dei locali per iniziative di aggregazione e di inclusione sociale. Abbiamo realizzato uno dei progetti più ambizioni che la nostra associazione si è proposta una volta raggiunta la tranquillità dell'abitare comune, quella di creare luoghi di socialità. Il motivo principale che ci ha spinti ad attuare questo progetto è scaturito dalla constatazione che, oltre al problema dell'esclusione sociale, la persona che ha avuto problemi psichici sperimenta spesso un autoisolamento dovuto, oltre che alla sofferenza, anche alle reazioni negative delle persone che lo circondano, il cosiddetto stigma. L'obiettivo dell'associazione è quello di aprire le porte chiuse affinchè queste persone così fragili e speciali frequentino ambienti stimolanti e riallaccino i legami sociali, in vista della piena autonomia e responsabilità. Per questo è necessario che l'intera comunità li accolga senza pregiudizi». Di qui la scelta di realizzare la struttura in un luogo come il parco, frequentato da famiglie e bambini, e di aprire corsi e attività a tutta la cittadinanza. Alcuni di questi sono già stati avviati: si tratta dei laboratori di lettura, di inglese, di disegno dal vero, di manualità, di biodanza e musicali. Altri potrebbero partire in futuro, dalla psicologia all'igiene alimentare e al ricamo. Accanto ad Artsam, sono diversi gli attori coinvolti, e per questo Capuzzello parla di una iniziativa plurale e di una costellazione. In prima fila il Comune, rappresentato dal sindaco Alessandro Ciriani e dall'assessore alle Politiche sociali Eligio Grizzo: «Al di là delle questioni tecnico-organizzative - ha spiegato il primo cittadino -, realizzare questa iniziativa è stato semplice, perché Artsam ha presentato un progetto credibile e spendibile, per cui la risposta non poteva che essere un immediato sì». Fondamentale la scelta del sito, «perché i luoghi - ha aggiunto il sindaco - sono fondamentali: e la struttura è stata collocata in un posto meraviglioso, accanto al Paff, frequentato da famiglie e bambini, per fare in modo che la popolazione adotti queste persone». Un contributo importante è poi arrivato dalla Fondazione Friuli, grazie al bando welfare, e «Artsam - commenta il direttore Giuseppe Morandini - è stata una fantastica interprete del nostro bando welfare, perché ha comunicato a noi una grande carica emotiva per un welfare del futuro che non sia solo assistenziale». Infine, il Dipartimento di salute mentale e l'Azienda sanitaria: «Questo è un modello moderno di riabilitazione - spiega Giovanni Gaiatto per il Dsm -: spero coinvolga anche la cittadinanza e serva a valorizzare il parco, nel quale si trovano alcune situazioni critiche». «Credo che l'iniziativa di oggi - sottolinea il direttore generale dell'Aas5 Giorgio Simon - sia uno dei tanti tasselli importanti attraverso i quali si realizza il benessere di una comunità». Benessere che, aveva evidenziato anche Ciriani, «si misura anche in queste cosse, oltre che dalle tante classifiche sul Pil o sulla raccolta dei rifiuti».
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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