Dormitorio per i profughi, Porcia disponibile

Mercoledì 22 Novembre 2017
I SINDACI
PORDENONE Potrebbe orientarsi verso Porcia la ricerca, da parte della Prefettura, di una struttura che possa temporaneamente ospitare, durante l'inverno, i circa 70 richiedenti asilo che non hanno un posto nel quale trascorrere la notte. Fra i Comuni a nord della città, vicini all'area della Comina dove si trovano la ex caserma Monti e la mensa della Croce rossa, si tratta infatti dell'unico che ospita un numero di richiedenti asilo ampiamente al di sotto della quota prevista dall'accordo Anci - Ministero e il sindaco Giuseppe Gaiarin non si oppone a un simile progetto realizzato d'intesa con la Prefettura, fermo restando che per farlo occorrerebbe la disponibilità di un immobile privato, dal momento che il Comune non possiede locali adatti. Cordenons, Roveredo e San Quirino, invece, sia pure da posizioni diverse, ribadiscono di avere già fatto la loro parte. Cordenons, innanzitutto, ospita attualmente una settantina di richiedenti asilo, a fronte di una quota prevista di 58: Mi auguro che non si individui una struttura a Cordenons - commenta il sindaco Andrea Delle Vedove -, considerato che abbiamo già un numero sufficiente di profughi. Spero che la scelta cada su Comuni che sono al di sotto della quota prevista. Nessuna notizia di una richiesta in tal senso è arrivata al Comune di Roveredo, spiega il sindaco Mara Giacomini, ricordando che il territorio ospita attualmente 13 richiedenti asilo, ossia solamente due in meno dei 15 previsti: Secondo il nuovo bando della Prefettura - aggiunge -, dovremmo arrivare a 22, e in questo siamo pronti a fare il nostro dovere, adeguandoci senza problemi. E sono il doppio del previsto, 22 contro undici, anche i richiedenti asilo ospitati a San Quirino: Il nostro Comune ha già dato - sottolinea anche in questo caso il sindaco Gianni Giugovaz -. La nostra parte l'abbiamo fatta anche oltre quanto previsto: ora è giusto che siano altri Comuni a dare.
PORCIA
E fra i Comuni ampiamente sotto soglia c'è appunto Porcia, che secondo la ripartizione prevista dal nuovo bando dovrà ospitare 57 richiedenti asilo ma che per ora si ferma a una quindicina. Nei prossimi giorni lo stesso Gaiarin avrà un incontro in Prefettura, forse proprio per affrontare questa questione: Di capannoni vuoti a Porcia ce ne sono, come negli altri Comuni, ma si tratta naturalmente di verificare la disponibilità dei proprietari. Come Comune, non abbiamo locali inutilizzati, a parte la ex scuola di via Roma, che abbiamo messo a disposizione, nelle sue parti agibili, per le lezioni ai migranti. Comunque, se si tratta di dare una soluzione temporanea a persone che dormono sotto i ponti e di farlo con la regia e il controllo della Prefettura, non abbiamo niente in contrario.
RETE SOLIDALE
Intanto la rete solidale denuncia i problemi di salute di alcuni dei richiedenti asilo che dormono per strada, mentre dal centrosinistra arrivano le repliche all'assessore alle Politiche sociali Eligio Grizzo: Al vicesindaco che mi invita a ospitare a casa mia un profugo - commenta Marco Salvador (Pordenone 1291) - rispondo informandolo che ho ricevuto un'educazione che fa della discrezione un valore imprescindibile, soprattutto quando si tratta di aiutare gli altri: la solidarietà si fa e non si dice. In questo per fortuna sono molto diverso da colui che si inventò la lotteria dei poveri in Consiglio comunale a favore di telecamere e fotografi. Inopportuna, scomposta e triste la risposta che l'assessore alle Politiche sociali Grizzo lancia a Marco Salvador quando lo incita a prendersi a casa i profughi - commenta Daniela Giust (Pd) -. Ostinarsi a non aprire il dormitorio Cri per poi andare a chiedere alle parrocchie e alle associazioni di farsi carico dell'accoglienza dei migranti significa che l'amministrazione Ciriani non sa più che pesci pigliare. Il Pd di Pordenone rilancia l'appello perché ognuno faccia la sua parte, Comuni limitrofi inclusi.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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