Documenti distrutti, 6 mesi

Giovedì 25 Aprile 2019
IL PROCESSO
PORDENONE È esaminando la contabilità di una società fallita che la Guardia di finanza si è imbattuta nella Immagine Srl di San Vito al Tagliamento. Dagli atti erano emerse ipotesi di reati fiscali che poi il pm Federico Facchin ha contestato ad Andrea Martinuzzi, 63 anni, di Portovecchio, che ieri è stato processato con rito abbreviato nell'udienza preliminare del gup Eugenio Pergola. Il commerciante doveva rispondere di fatture per prestazioni inesistenti e della distruzione delle scritture contabili. L'accusa aveva chiesto un anno di reclusione, ma il giudice ha dichiarato prescritto il reato per l'emissione delle fatture false e ha condannato l'imputato a sei mesi di reclusione per il resto, senza pena sospesa e con tutte le interdizioni previste.
L'avvocato Cristiano Leone aveva insistito per l'assoluzione. «Quando Martinuzzi è stato sottoposto ad accertamento tributario - ha spiegato nella sua ricostruzione - le quote della società erano state cedute, assieme a tutta la documentazione contabile, a un napoletano che inspiegabilmente non è stato citato a giudizio». Quest'ultimo, rintracciato dai finanzieri a Secondigliano, era una testa di legno. «Un senzatetto - specifica la difesa - che ha negato di aver ricevuto le scritture contabili. In realtà al momento della cessione delle quote è stato sottoscritto un documento in cui si specifica che Martinuzzi ha consegnato tutto uscendo di scena. Come mai non è stato ravvisato il reato di falso? Su questo aspetto, come sul mancato coinvolgimento della testa di legno nel capo di imputazione, fonderò il nostro ricorso in appello».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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