Depuratore al parco delle Dote: un cantiere da sei milioni

Giovedì 5 Dicembre 2019
Depuratore al parco delle Dote: un cantiere da sei milioni
AZZANO DECIMO
Ridare sicurezza e migliorare gli scarichi e la funzionalità del depuratore del centro e della prima periferia di Azzano e, in un secondo tempo, recupero del Parco urbano, denominato delle Dote. È l'obiettivo degli interventi di riqualificazione del sistema fognario comunale, con potenziamento dell'impianto di depurazione che prevede un investimento di 6 milioni. È il più grande quadro economico che il comune di Azzano abbia mai visto e che è stato presentato nell'ultimo consiglio. Il sindaco Marco Putto ha ricordato la genesi del progetto: «Una volta insediati - ha attaccto - ci siamo presi l'impegno di sistemare il Parco delle Dote. Quando abbiamo iniziato i lavori, l'Azienda sanitaria ci ha trasferito un problema relativo alla qualità dei corsi d'acqua (sfiori) che portano prima ai fossi e poi nel rio Rivolo. Il progetto si è così bloccato per arrivare, dopo un lungo lavoro di mediazione, all'odierno progetto che ha l'ambizioso obiettivo di risolvere i problemi idraulico-ambientali del centro e della prima periferia».
I TECNICI
Presenti per la società Lta, il presidente Andrea Vignaduzzo, il direttore Giancarlo De Carlo e l'ingegnere Federico Olivotti dello studio Cappella di Gorizia. «Abbiamo affrontato e risolto i problemi - ha precisato Olivotti - di acque parassite (non derivano dal consumo idrico umano ma da infiltrazioni in fognature dovuti a rottura di tubi, falde alte ecc.). Altro problema - ha aggiunto -: il depuratore è vecchio e, quando piove molto, anche tappi idraulici. Il rio Rivolo non riesce a scaricare, determinando i problemi nella rete fognaria. Tra gli obiettivi ci sono da migliorare la qualità degli scarichi per far funzionare meglio il depuratore e risanare il rio Rivolo che riceve la maggior parte degli sfioratoi della rete cittadina. E garantire lo scarico delle acque meteoriche anche con alti livelli del fiume Sile (allagamenti a monte)».
LE SOLUZIONI
Per scongiurare i disagi gli esperti hanno potenziato il depuratore sia da un punto di vista idraulico che biologico. Significa che tratterà più acqua e depurerà in maniera più efficiente riducendo gli inquinanti che vengono immessi nel Sile. Altre soluzioni - ha concluso -sono l'eliminazione degli sfiori del Rivolo e la realizzazione di un'idrovora con scarico nel Sile». I costi dell'opera: un milione e 800mila euro per fognature e sfiori, due milioni e 200mila per il depuratore, 800mila per l'idrovora e, infine, 150 mila per i canali di scarico. Il progetto esecutivo è completato. A inizio 2020 partirà la gara d'appalto e nella primavera aprirà il cantiere che dovrebbero durare, se tutto va secondo le previsioni, venti mesi.
Mirella Piccin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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