Dal Gruppo Cordenons carta virucida per mascherine

Martedì 24 Marzo 2020
Dal Gruppo Cordenons carta virucida per mascherine
LA CURIOSITÀ
CORDENONS L'abilità degli amanuensi di San Daniele di Friuli unita alle speciali caratteristiche della carta prodotta dalle cartiere del Gruppo Cordenons sta consentendo a un gruppo di volontari di produrre mascherine protettive che saranno distribuite anche alle case di riposo della regione. È proprio grazie a una donazione di carta speciale per uso alimentare dello stabilimento cordenonese che il presidente dell'associazione sandanielese Scriptorium Foroiuliense Roberto Giurano in pochi giorni è riuscito a mettere in piedi una piccola fabbrica, che già oggi produce circa 500 mascherine al giorno. L'obiettivo è quello di proseguire nell'attività anche attraverso nuove forniture di prodotto che il Gruppo Cordenons (acquisito nel 2018 dal fondo Usa Bain Capital) sta studiando per rendere ancora più resistente al coronavirus. Proprio in questi giorni come conferma la parte tecnica della società nei laboratori di Ricerca & sviluppo dell'azienda si sta testando un tipo di carta per uso alimentare che risponda alle certificazioni sulla sicurezza previste dalle normative in materia.
«All'inizio spiega Roberto Giurano abbiamo dovuto capire bene come realizzare e quali materiali usare. Ci è venuta in aiuto la Cartiera di Cordenons, con la quale collaboriamo da tempo fornendoci un tipo di carta alimentare che unita in triplo strato riesce a creare una barriera identica a quella fornita dalla tradizionali mascherine chirurgiche. La novità è che la società aggiunge sta sperimentando un tipo di prodotto capace di attenuare la carica virale e che potrebbe rappresentare una grande innovazione».
Insomma, una carta virucida, cioè in grado di fermare il virus con tutte le garanzie previste dalle norme e quindi di essere utilizzata per mascherine potenzialmente utilizzabili anche in ambito sanitario. Nei laboratori di Cordenons sono prudenti ma l'obiettivo è proprio quello di produrre della carta la base di partenza è sempre il prodotto destinato agli alimenti con standard di sicurezza ancora maggiori.
Nella fabbrica dei volontari amanuensi del Friuli collinare sono ottimisti. «Siamo partiti sottolineano con una produzione sperimentale di 100 mascherine il primo giorno, salita poi a 200 in quelli successivi. Al quarto giorno, grazie a nuovi volontari, la produzione artigianale (le mascherine sono cucite a mano, una ad una) è salita a 500 pezzi. La speranza è che grazie ai nuovi volontari si possa arrivare a mille mascherine al giorno entro breve».
Grazie alla donazione del Gruppo Cordenons l'associazione friulana ha materiale a sufficienza per alcuni giorni, ma è alla ricerca di donazioni economiche che consentano di acquistare altro materiale: «Non vogliamo fermarci conclude Giurano perché tutti i giorni ci arrivano nuove richieste dalla regione e da altre parti d'Italia. Per questo abbiamo bisogno di volontari e di materiali».
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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