Cro, parte la campagna del 5 per mille Il record lo scorso anno: 71mila persone

Venerdì 19 Aprile 2019
Cro, parte la campagna del 5 per mille Il record lo scorso anno: 71mila persone
LA CAMPAGNA
AVIANO «Se tanto è stato fatto sia per sconfiggere il cancro sia per garantire ai pazienti sottoposti a terapie post-diagnosi la più elevata qualità di vita possibile, altrettanto lavoro attende i ricercatori nei prossimi anni. Un futuro al quale ci si può ragionevolmente rivolgere con maggiore ottimismo ma che va per questo sostenuto con la stessa intensità del passato più recente. Guardiamo al futuro, l'incipit della campagna a sostegno del 5/1000 del Cro, inizia proprio in questi giorni sospinta da un consenso consolidandosi negli anni - 3 milioni di euro donati da oltre 71 mila persone in tutt'Italia che, come spiega il Direttore Scientifico del Centro di riferimento oncologico Silvia Franceschi, «ci hanno consentito di sostenere il programma Intramural Grants per finanziare i migliori progetti innovativi da un minimo di due fino ad un massimo di quattro anni e potenziare la digitalizzazione e gestione della banca dati clinica e della biobanca, essenziali per consentire il trasferimento dei risultati della ricerca alla pratica clinica e condividerli con la comunità scientifica internazionale».
5 PER MILLE
Il cinque per mille ha permesso inoltre di sostenere 65 fra borse di studio e contratti di ricerca di diversi livelli e durata a favore di giovani ricercatori, trasferimento tecnologico e stage all'estero. Con l'aiuto dei cittadini l'Istituto potrà approfittare della nuova riforma del Ministero della Salute e inserire 90 ricercatori in un processo pluriennale di stabilizzazione nonché investire ulteriori risorse sui progetti di punta: nuovi biomarker tumorali, medicina di precisione, immunoterapia, terapie cellulari, registro tumori e bioinformatica. La sfida che il Centro oncologico propone alla propria comunità è giocata anche sul versante tecnologico arricchitosi lo scorso anno con l'acquisizione della piattaforma di proteomica e digitalizzazione di immagine per eseguire diagnosi più precise e precoci e ricerche d'avanguardia su nuovi trattamenti dei tumori. «Nel 2019 l'Istituto, di concerto con la Regione aggiunge il Direttore Generale, Adriano Marcolongo ha deciso l'acquisizione della Radioterapia Protonica, apparecchiatura che utilizza particelle subatomiche a basso trasferimento lineare di energia che raggiungono il tumore con grande precisione salvaguardando i tessuti sani circostanti. L'obiettivo e un aumento del controllo della neoplasia e della sopravvivenza con minori effetti collaterali. Una grande grande sfida logistica, scientifica e finanziaria ha aggiunto Marcolongo - nella quale siamo impegnati al fianco delle Istituzioni ma anche vostro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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