IN CONSIGLIO
PORDENONE Il sindaco Alessandro Ciriani ha preso posizione senza esitazioni, martedì sera: Al voto subito, e poi che Dio ci protegga. Ma la caduta del Governo e la prospettiva di una nuova maggioranza o di elezioni rischia di ripercuotersi anche sugli equilibri all'interno del Consiglio comunale. Ed è una questione che riguarda sia la maggioranza che l'opposizione.
LA STRANA COPPIA
Già in passato la Giunta Ciriani ha vissuto non pochi imbarazzi a causa della strana coppia nata dall'accordo di Governo. E' successo, in particolare, di fronte all'ipotesi della revoca dei finanziamenti per il Bando delle periferie, che avrebbe messo a rischio tutte le grandi opere: un provvedimento che accese lo scontro fra il sindaco e il gruppo dei 5Stelle ma che - anche in seguito alle provocazioni dell'opposizione - creò non poco imbarazzo alla componente leghista della coalizione. Il divorzio fra Lega e M5S potrebbe da un lato chiudere quella fase e rinsaldare l'alleanza, almeno fra il Carroccio, Fratelli d'Italia e la civica del sindaco, tutti concordi nell'auspicare elezioni al più presto. Meno definita, all'interno della coalizione di maggioranza, resterebbe la posizione di Forza Italia, dove a livello nazionale sono diverse le voci contrarie a un ritorno alle urne.
GLI EQUILIBRI
Ma un cambio di equilibri potrebbe interessare anche i banchi dell'opposizione, dove i rapporti fra le forze di minoranza sono sempre stati piuttosto altalenanti: i pentastellati, che costituiscono il gruppo consiliare di opposizione più numeroso dopo quello del Partito democratico, hanno preferito più spesso fare da sé su specifiche battaglie, e le convergenze con le altre forze di minoranza sono state per lo più occasionali. A dividerli dal centrosinistra, del resto, c'è anche il rapporto con il passato, con una coalizione di centrosinistra - e in particolare l'ex assessore Nicola Conficoni - spesso impegnata a difendere l'operato della Giunta Pedrotti dagli attacchi della maggioranza in carica e che in questo non ha certo trovato l'appoggio del Movimento. Ora l'ipotesi di una nuova alleanza giallorossa in Parlamento potrebbe portare a un avvicinamento fra Pd e M5S anche in Consiglio comunale, con il supporto o meno dell'anima civica del centrosinistra costituita da Pordenone 1291 di Marco Salvador, Il fiume di Mario Bianchini e i Cittadini di Piero Colussi.
L.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Il sindaco Alessandro Ciriani ha preso posizione senza esitazioni, martedì sera: Al voto subito, e poi che Dio ci protegga. Ma la caduta del Governo e la prospettiva di una nuova maggioranza o di elezioni rischia di ripercuotersi anche sugli equilibri all'interno del Consiglio comunale. Ed è una questione che riguarda sia la maggioranza che l'opposizione.
LA STRANA COPPIA
Già in passato la Giunta Ciriani ha vissuto non pochi imbarazzi a causa della strana coppia nata dall'accordo di Governo. E' successo, in particolare, di fronte all'ipotesi della revoca dei finanziamenti per il Bando delle periferie, che avrebbe messo a rischio tutte le grandi opere: un provvedimento che accese lo scontro fra il sindaco e il gruppo dei 5Stelle ma che - anche in seguito alle provocazioni dell'opposizione - creò non poco imbarazzo alla componente leghista della coalizione. Il divorzio fra Lega e M5S potrebbe da un lato chiudere quella fase e rinsaldare l'alleanza, almeno fra il Carroccio, Fratelli d'Italia e la civica del sindaco, tutti concordi nell'auspicare elezioni al più presto. Meno definita, all'interno della coalizione di maggioranza, resterebbe la posizione di Forza Italia, dove a livello nazionale sono diverse le voci contrarie a un ritorno alle urne.
GLI EQUILIBRI
Ma un cambio di equilibri potrebbe interessare anche i banchi dell'opposizione, dove i rapporti fra le forze di minoranza sono sempre stati piuttosto altalenanti: i pentastellati, che costituiscono il gruppo consiliare di opposizione più numeroso dopo quello del Partito democratico, hanno preferito più spesso fare da sé su specifiche battaglie, e le convergenze con le altre forze di minoranza sono state per lo più occasionali. A dividerli dal centrosinistra, del resto, c'è anche il rapporto con il passato, con una coalizione di centrosinistra - e in particolare l'ex assessore Nicola Conficoni - spesso impegnata a difendere l'operato della Giunta Pedrotti dagli attacchi della maggioranza in carica e che in questo non ha certo trovato l'appoggio del Movimento. Ora l'ipotesi di una nuova alleanza giallorossa in Parlamento potrebbe portare a un avvicinamento fra Pd e M5S anche in Consiglio comunale, con il supporto o meno dell'anima civica del centrosinistra costituita da Pordenone 1291 di Marco Salvador, Il fiume di Mario Bianchini e i Cittadini di Piero Colussi.
L.Z.
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