CORDENONS
«Una giunta nelle sabbie mobili». La consigliera comunale

Giovedì 11 Ottobre 2018
CORDENONS
«Una giunta nelle sabbie mobili». La consigliera comunale Gloria Favret (Partito democratico) non usa mezzi termini nel definire lo stato in cui si trova l'esecutivo. Le carenze, a suo dire, sono molte e, proprio per questo, sollecita che venga convocato al più presto un consiglio comunale. «Uno dei problemi ancora irrisolti puntualizza riguarda la discarica, deliberata 16 anni fa ma non ancora terminata, perché questa giunta nutre scarso interesse politico per la definizione della trattativa con Pordenone: contrariamente ad ogni buon padre di famiglia, preferisce ricorrere ad avvocati accrescendo il debito che i cordenonesi dovranno pagare. Segue a ruota il macello che permane nel limbo dal 2012, perché sindaco e giunta non assumono la responsabilità di una decisione univoca sul debito del Comune nei confronti del gestore e sulla gara da bandire, malgrado la questione costi a ogni cordenonese decine di migliaia di euro per avvocati, consulenze e pareri che vengono poi disattesi senza apparente motivo». Il focus di Favret si sposta poi sulla palestre: «Da oltre cinque anni rimangono incompiute, con costi schizzati alle stelle e le nostre associazioni che vorrebbero beneficiarne sono costrette a migrare fuori comune o ad accontentarsi di insufficienti spazi disponibili». E la biblioteca? «È chiusa da sette mesi e non si sa quando riaprirà. Per questo - ricorda la consigliera del Pd - le famiglie sono costrette a rivolgersi fuori comune per prendere in prestito libri ed avere spazi di lettura e studio; d'altro canto il comparto cultura prosegue grazie ai volontari delle associazioni, senza che il Comune sia in grado di predisporne la regia. E ancora, la precaria sistemazione assegnata agli scolari trasferiti dalla scuola Duca d'Aosta a Nogaredo presenta continua inefficienza termica». Capitolo viabilità. «Il transito dei ciclisti attacca Favret è reso pericoloso da strade dissestate, mentre è necessario un potenziamento delle piste ciclabili per salvaguardare studenti e adulti che si recano a Pordenone. Stiamo inoltre attendendo la realizzazione della famigerata rotonda di via Sclavons, data per compiuta nel 2016, di cui però non si vede nemmeno l'ombra. Il quartiere di Villa d'Arco è ancora sottovalutato: la pericolosità dell'incrocio di via Portolana e via Pordenone non è stata risolta, mentre i vecchi lavatoi sono lasciati ad un destino di incuria e abbandono». Come dire: «Nel complesso a Cordenons - evidenzia la consigliera dem - stiamo affondando nelle sabbie mobili, dunque urge la convocazione di un Consiglio comunale».
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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