CORDENONS
La discarica che oggi sarà inaugurata, alla presenza del presidente

Sabato 29 Giugno 2019
CORDENONS La discarica che oggi sarà inaugurata, alla presenza del presidente
CORDENONS
La discarica che oggi sarà inaugurata, alla presenza del presidente della giunta regionale Massimiliano Fedriga, fa già discutere. «L'apertura di nuovi impianti come, appunto, quello di Vinchiaruzzo non rispecchia il nostro concetto di trattamento del rifiuto, perché espressione di una logica lineare distante dal considerarlo non più uno scarto, ma una risorsa». Lo afferma il Movimento 5 stelle attraverso il portavoce alla Camera, Luca Sut, e in Regione Mauro Capozzella.
IL RICICLO
«Ciò che finisce nei cassonetti - incalzano - non può essere considerato pronto per la discarica, ma deve entrare in un ciclo di recupero atto a renderlo materia seconda, pronta alla produzione di un nuovo bene. Seppellirlo in una discarica o incenerirlo dà una futile illusione di aver risolto il problema, laddove leggi universali come quella di conservazione della massa ci insegnano che in natura la materia non si distrugge. Sta a noi trasformarla con procedimenti ecosostenibili, gli stessi che il nostro Contratto di governo richiama e che stiamo portando nella vita legislativa di questo Paese».
IL CONTROLLO
A intervenire nel dibattito sono anche i consiglieri comunali eletti a Cordenons in quota M5s, ovvero Gianpaolo Biason e Paola De Anna. «Apprezziamo - dicono - l'intenzione della nostra giunta di mantenere un controllo stretto sulla discarica. Il nostro impegno - aggiungono - sarà incentrato sulla verifica dell'impatto ambientale, su cui non smetteremo di vigilare. Permangono perplessità sulle conseguenze del transito di una quindicina di camion nella zona che potrebbe compromettere la viabilità in corrispondenza della chiusura del vicino guado di Murlis».
IL CONTENZIOSO
Intanto, sempre per quanto riguarda i rifiuti, le amministrazioni di Pordenone e Cordenons si trovano a dover sbrigliare gli esiti di un contenzioso «che affonda le radici in un modello gestionale dei rifiuti oggi non pensabile». È di questi giorni la notizia del fallito tentativo di conciliazione tra i due comuni per la restituzione del debito di quest'ultimo verso il capoluogo che tra il 2002 e il 2006 ne accolse i rifiuti. «Lo stoccaggio indifferenziato - sottolineano Sut e Capozzella - è preistoria nella società attuale dove, alla lavorazione degli scarti urbani, stiamo applicando logiche e strategie proprie dell'economia circolare che, quanto prima, vogliamo sostituiscano la vecchia concezione lineare, dove il bene diventava rifiuto per poi essere smaltito. Una lunga vicenda giudiziaria sta per chiudersi - proseguono gli eletti pentastellati analogamente, ci auguriamo, che svanisca la concezione di rifiuto quanto mai obsoleta e che il Movimento 5 Stelle combatta per la cultura della green economy».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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