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Il 2019 sarà l'anno del nuovo asilo parrocchiale. I lavori sono

Giovedì 24 Gennaio 2019
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Il 2019 sarà l'anno del nuovo asilo parrocchiale. I lavori sono a buon punto e la tabella di marcia imposta da don Alessandro Moro, parroco di Santa Maria Maggiore, dovrà essere rispettata. L'inaugurazione è prevista il 9 giugno alle 16 alla presenza, tra gli altri, del sindaco Andrea Delle Vedove. Vale a dire colui che ha visto nascere, passo dopo passo, la struttura di via Cortina. Quella sarà anche la data che coinciderà con la dismissione del plesso di via Asilo.
LA STRUTTURA
La nuova scuola dell'infanzia sarà in grado di accogliere sino a bambino e, come ha ricordato il prete, sarà gestita interamente dalla parrocchia. Anche per quanto riguarda la preparazione dei pasti. «Arriviamo all'apertura del nuovo asilo Maria Bambina evidenzia don Alessandro Moro in un periodo di forte denatalità. Questo tuttavia non ci fa desistere, anzi siamo convinti della bontà del progetto. Il prossimo fine settimana apriremo le porte della materna a chi vorrà vedere da vicino la struttura, chiedere informazioni e fare la preiscrizione».
LE OFFERTE
Intanto c'è da pensare all'anno scolastico 2019-2020. «La capacità della struttura è quella di ospitare al massimo un centinaio di bimbi da suddividere in tre sezioni: due sono riservate all'infanzia (3-6 anni) - anticipa il parroco e una alla cosiddetta sezione primavera: dai 24 ai 36 mesi per la quale sono disponibili 20 posti (il doppio rispetto a ora). Resta la possibilità di valutare l'attivazione del punto gioco, un servizio che permetterebbe ai bimbi (dai 6 mesi ai 3 anni) di frequentare gli spazi della materna dalle 7.30 alle 11. L'opzione pomeridiana andrà valutata in base al numero di richieste». A partire dal prossimo anno scolastico iscrivere un bambino alla primavera costerà 280 euro al mese: «Nella quota - assicura don Moro - è previsto anche il pasto. Per quanto riguarda la materna il costo è di 140 euro».
GLI OSTACOLI
L'iter non è stato dei più semplici. Nel ruolino di marcia ci sono stati dei ritardi che hanno comportato lo slittamento dell'apertura. Ora però tutto sembra essere risolto. Il costo complessivo della struttura dotata di innovati sistemi che consentono di attuare un significativo risparmio energetico a conti fatti si aggira sui 3 milioni e 500mila euro. Nell'operazione, però, è stato fondamentale l'intervento della Regione che ha contribuito (con un finanziamento di 2 milioni e 700mila euro) a coronare il sogno di don Alessandro e di gran parte della comunità.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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