CORDENONS
Dall'inizio dell'anno scolastico, pur avendo diritto alla legge 104

Mercoledì 18 Ottobre 2017
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Dall'inizio dell'anno scolastico, pur avendo diritto alla legge 104 che si applica alle persone che presentano una minorazione fisica, psichica o sensoriale, non dispone dell'insegnante di sostegno. Ora i genitori, che hanno atteso invano risposte rassicuranti, sono intenzionati ad andare avanti: «Non vogliamo nulla di più di quello che ci spetta per legge. Non siamo disposti a tollerare ancora questa situazione e, proprio per questo, stiamo meditando di rivolerci a un legale». Hanno deciso di vuotare il sacco Antonella Boem e Denis Masatto, genitori di Walter, un ragazzo di 20 anni che frequenta l'ultimo anno de l'Iis Linussio di Codroipo. L'odissea è cominciata a settembre quando loro figlio, che a giugno dovrà sostenere l'esame di maturità, si è trovato senza l'insegnante di sostegno. É venuto meno quel supporto didattico che, avendo lui problemi nell'apprendimento, la scuola gli aveva assicurato da sempre. «Abbiamo atteso che finisse settembre spiegano i genitori nella speranza che qualcosa si muovesse. Invece niente. Abbiamo provato a parlare con la scuola stessa ma ci siamo trovati di fronte un muro di gomma. All'inizio ci hanno dato qualche spiegazione campata in aria, adesso chi di dovere non si fa nemmeno più trovare. L'altra sera siamo stati contattati da un professore che ci ha detto di portare ancora pazienza, che stanno vedendo di sistemare la situazione. Siamo sinceri: la nostra pazienza è terminata. Walter è un ragazzo molto sensibile, che non accetta questa situazione. Rispetto all'anno scorso, lo vediamo andare a scuola controvoglia. L'unica sua salvezza sono gli scout, l'unica cosa che lo sostiene e che lo fa stare bene. Ripetiamo: non chiediamo nulla di straordinario ma soltanto una persona che possa aiutare nostro figlio in questo ultimo anno di scuola. Se qualcosa arriverà ben venga, saremo le persone più felici. Altrimenti ci rivolgeremo a un avvocato per far valere i diritti del nostro unico figlio». Walter, che sogna di sfondare nell'ambito della ristorazione, dovrebbe prepararsi al meglio in vista degli esami di giugno. Ne va del suo futuro professionale. «Se non lo vogliono far arrivare a fine anno l'amara conclusione dei genitori lo dicano subito. É ora che la scuola smetta di negarci le informazioni che pretendiamo di avere e che trovi una soluzione a questo problema».
Alberto Comisso
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