PROTESTA
PORDENONE Fumata grigia nella trattativa sul contratto aziendale Savio, dopo il nuovo incontro fra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali. Il tavolo ha segnato comunque un avvicinamento fra le parti, dopo le difficoltà emerse nelle ultime settimane, e il nuovo incontro fissato per domani sarà sicuramente decisivo.
L'INCONTRO
Dopo l'incontro svoltosi martedì, infatti, le organizzazioni sindacali di categoria e le Rsu si sono riunite per valutare i termini di una potenziale intesa, in vista dell'appuntamento di domani. Si è trattato insomma di un passo avanti rispetto alle posizioni decisamente lontane dei precedenti incontri, nei quali si era discusso di condizioni che i sindacati giudicavano addirittura peggiorative rispetto a quelle attuali, ai quali erano seguiti una serie di scioperi e proteste da parte dei lavoratori. Fra i punti più controversi, finora, la questione salariale - sulla quale richieste delle organizzazioni dei lavoratori e l'offerta della società erano piuttosto lontane -, ma anche le multe (cinque euro per la malattia sotto i cinque giorni e 20 euro per i permessi non retribuiti), i tempi di validità dell'accordo precedente in attesa del rinnovo (che la società vorrebbe limitare a un massimo di 18 mesi) e la tutela del posto di lavoro rispetto ai licenziamenti individuali. Da vedere come le organizzazioni sindacali valuteranno ora l'ultima offerta arrivata dall'azienda.
I TEMPI
Di certo, i tempi per trovare un accordo sono decisamente molto stretti. Sulla trattativa relativa al contratto pesa infatti l'incertezza legata al futuro del Gruppo Savio, che è attualmente in vendita e che potrebbe essere acquisito da una multinazionale europea o anche cinese, stando ai potenziali acquirenti in campo. E proprio le trattative per la vendita della società faranno a breve scattare la clausola della riservatezza: entro fine mese, infatti, arriveranno le proposte di acquisto e ogni trattativa sul contratto dovrà necessariamente bloccarsi. Ragion per cui l'incontro fissato per domani mattina sarà decisivo.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Fumata grigia nella trattativa sul contratto aziendale Savio, dopo il nuovo incontro fra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali. Il tavolo ha segnato comunque un avvicinamento fra le parti, dopo le difficoltà emerse nelle ultime settimane, e il nuovo incontro fissato per domani sarà sicuramente decisivo.
L'INCONTRO
Dopo l'incontro svoltosi martedì, infatti, le organizzazioni sindacali di categoria e le Rsu si sono riunite per valutare i termini di una potenziale intesa, in vista dell'appuntamento di domani. Si è trattato insomma di un passo avanti rispetto alle posizioni decisamente lontane dei precedenti incontri, nei quali si era discusso di condizioni che i sindacati giudicavano addirittura peggiorative rispetto a quelle attuali, ai quali erano seguiti una serie di scioperi e proteste da parte dei lavoratori. Fra i punti più controversi, finora, la questione salariale - sulla quale richieste delle organizzazioni dei lavoratori e l'offerta della società erano piuttosto lontane -, ma anche le multe (cinque euro per la malattia sotto i cinque giorni e 20 euro per i permessi non retribuiti), i tempi di validità dell'accordo precedente in attesa del rinnovo (che la società vorrebbe limitare a un massimo di 18 mesi) e la tutela del posto di lavoro rispetto ai licenziamenti individuali. Da vedere come le organizzazioni sindacali valuteranno ora l'ultima offerta arrivata dall'azienda.
I TEMPI
Di certo, i tempi per trovare un accordo sono decisamente molto stretti. Sulla trattativa relativa al contratto pesa infatti l'incertezza legata al futuro del Gruppo Savio, che è attualmente in vendita e che potrebbe essere acquisito da una multinazionale europea o anche cinese, stando ai potenziali acquirenti in campo. E proprio le trattative per la vendita della società faranno a breve scattare la clausola della riservatezza: entro fine mese, infatti, arriveranno le proposte di acquisto e ogni trattativa sul contratto dovrà necessariamente bloccarsi. Ragion per cui l'incontro fissato per domani mattina sarà decisivo.
Lara Zani
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