CONTO SALATO
PORDENONE La raccolta dei rifiuti abbandonati costa ogni anno al

Sabato 9 Novembre 2019
CONTO SALATO
PORDENONE La raccolta dei rifiuti abbandonati costa ogni anno al Comune 100mila euro. Soldi che con un po' di civiltà e di rispetto in più da parte dei cittadini potrebbero tranquillamente essere investiti nel miglioramento del servizio gestito da Gea o nell'abbattimento delle tariffe.
LA MAPPA
È sufficiente girare per la città per capire che il problema dell'abbandono dei rifiuti c'è e si fa ancora sentire. Specie in determinate zone dove, nonostante più volte siano state sanzionate persone sorprese sul fatto o filmate dalle fototrappole, il fenomeno non tende a migliorare. Certo, la situazione non è neanche paragonabile a quella che riguarda altre realtà, ma fa specie che a Pordenone molto spesso l'immondizia venga trovata fuori dai cassonetti o addirittura ci si possa imbattere in discariche a cielo aperto, con materiale speciale che dovrebbe essere smaltito correttamente e secondo procedure imposte. «Fa soprattutto impressione interviene l'assessore Stefania Boltin osservare come, nonostante le campagne di sensibilizzazione e interventi mirati nelle classi, all'esterno di alcuni istituti scolastici della città si trovi di tutto. È inammissibile che uno studente mangi il panino e poi getti la carta stagnola a terra oppure, come succede davanti al Kennedy, i ragazzi, pur essendoci gli appositi cassonetti, lascino costantemente a terra i cartoni della pizza». Nei prossimi giorni Boltin incontrerà il nuovo comandante della polizia locale, Massimo Olivotto, per concordare, sulla scorta della positiva esperienza già intrapresa dal suo predecessore Stefano Rossi, misure e azioni per contrastare il fenomeno dell'abbandono delle immondizie.
IL PIANO
«La prima mossa che abbiamo fatto racconta l'assessore all'Ambiente è stata quella di aumentare il numero delle ore di servizio al vigilante ecologico che, mentre prima girava soltanto il centro della città, da qualche giorno sta monitorando i quartieri dove, anche con iniziative mirate, l'attenzione sul tema è alta: è in grado di raccogliere piccoli quantitativi di rifiuti e, qualora dovesse risalire al responsabile, invia puntuale segnalazione a Gea che, a sua volta, provvederà a richiamare o a sanzionare il colpevole». Controlli mirati e multe anche salate nei confronti di chi, consapevolmente, si lascerà andare a comportamenti diametralmente opposti alle regole dettate dal senso civico. Fenomeni che non conoscono tregua e contro i quali, da tempo, l'amministrazione comunale, assieme a Gea, si è schierata. «Spesso in alcune zona già mappate e tenute per questo sotto sorveglianza sottolinea Boltin ci troviamo di fronte a situazioni imbarazzanti: vere e proprie discariche a cielo aperto, all'interno delle quali è possibile trovare anche inerti, isolanti ed eternit. Materiali e sostanze che possono essere nocivi alla salute delle persone. È importante che tutte le persone capiscano che chi abbandona un rifiuto fa un danno all'intera comunità. Serve, proprio per questo, una maggiore sensibilizzazione al problema ed un intervento capillare nelle scuole. La speranza è che gli studenti apprendano sin da piccoli l'importanza della cura ed il rispetto per l'ambiente». Contro l'abbandono dei rifiuti sono state già messe in campo le foto-trappole ,che stanno ruotando a seconda delle necessità. «La tecnologia commenta l'assessore può sicuramente essere utile. La maggior parte degli abbandoni, però, avviene in orario serale o notturno e quindi, già di per sé, risulta difficile individuare i responsabili con il buio. Il nostro augurio è che possano essere inquadrate in qualche modo le targhe dei veicoli e i volti delle persone: solo così sarà possibile sanzionare i responsabili».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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