Conficoni: «Taglio del personale medico, dalla destra solo silenzi»

Giovedì 12 Settembre 2019
«Troppa attenzione è stata data ai confini territoriali delle aziende sanitarie. Molto poca, al contrario, è quella finora rivolta alle vicende del personale, con riflessi negativi che oggi emergono in tutta la loro complessità». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni, commentando la situazione della sanità regionale e pordenonese.
«Il ricorso della giunta Fedriga contro la norma approvata dalla Lega in Parlamento, che impone alle sole Regioni a statuto speciale il taglio dell'1 per cento della spesa per il personale sanitario, è stato evidentemente tardivo. Pur essendo stata più volte sollecitata ad agire, per non infastidire Salvini, la giunta si è decisa a impugnare l'atto solo nel momento in cui è esplosa la crisi di governo. Peccato che a Pordenone, dove l'Azienda sanitaria è stata improvvidamente commissariata, un anno e mezzo dopo l'avvento del centrodestra alla guida della Regione, il pronto soccorso è ancora in sofferenza e le liste di attesa si sono addirittura allungate».
Secondo Conficoni, «nonostante queste problematiche indubbiamente sentite dai cittadini siano ben lungi dall'essere risolte e davanti una bozza di riforma che mette in discussione alcune strutture complesse dell'ospedale di Pordenone, però, la maggioranza che guida il capoluogo del Friuli occidentale resta in silenzio. Mentre a San Vito il sindaco Di Bisceglie è riuscito a ottenere garanzie sul proprio ospedale, a Pordenone Ciriani risulta non pervenuto».
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