Conficoni a Polesello: tifi Salvini, ma niente poliziotti

Mercoledì 22 Maggio 2019
Conficoni a Polesello: tifi Salvini, ma niente poliziotti
LA CAMPAGNA
PORDENONE Il consigliere comunale e regionale Simone Polesello tifa Matteo Salvini, ma il ministro dell'Interno ignora le richieste di Pordenone. È la frecciata lanciata da Nicola Conficoni (Pd) al collega del Carroccio: «Il suo sfegatato supporter Polesello non manca mai di elogiarne l'operato, ma il ministro dell'Interno Salvini ignora Pordenone. La richiesta di aumentare l'organico della Polizia di Stato, rivoltagli anche su nostra sollecitazione lo scorso 22 ottobre dal sindaco Alessandro Ciriani, infatti, non ha avuto risposta positiva». L'ordine del giorno sottoscritto dal gruppo consiliare Pd sottolineava il problema di carenza di organico della Questura di Pordenone di una sessantina di unità e rilevava come il piano di potenziamento delle forze dell'ordine non prevedesse per il nostro territorio alcun nuovo arrivo. Nella lettera inviata al ministro dell'Interno il primo cittadino faceva riferimento all'imminente assegnazione dei frequentatori del 200mo corso per allievi agenti e lamentava il fatto che fra le province disponibili a ricevere i frequentatori del corso stesso non comparisse Pordenone: La mancata assegnazione di allievi agenti - scriveva allora Ciriani - lascia spazio a una certa preoccupazione sul necessario adeguamento e potenziamento del personale della Polizia di Stato in servizio a Pordenone. Di qui la conclusione, nella quale il sindaco si appellava alla sensibilità istituzionale e competenza del ministro dell'Interno Salvini per chiedere una riconsiderazione della prossima assegnazione dei futuri allievi agenti della Polizia di Stato. Ma la richiesta non ha avuto seguito. Di qui la provocazione di Conficoni.
GUERRA DI LETTERE
Intanto, nei giorni scorsi, a tutti i sindaci è arrivata una lettera del ministro allo Sviluppo Di Maio in cui si avvisava dello stanziamento di 500 milioni per le opere di efficientamento energetico. So qualche giorno dopo analoga lettera del sottosegretario all'Ambiente Vannia Gava. «Un tempo era il re - sottolinea il sindaco Markus Maurmair che non pare abbia gradito le missive - a scrivere ai sudditi per informarli della sua magnanimità, oggi abbiamo due re e quindi due lettere. Ma i soldi sempre pochi».
l.z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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