Concordato Lavinox, il rebus tempo Il percorso si annuncia tutto in salita

Sabato 25 Gennaio 2020
Concordato Lavinox, il rebus tempo Il percorso si annuncia tutto in salita
LAVORATORI NEL DRAMMA
PORDENONE Lavinox al concordato preventivo per evitare il fallimento. La richiesta della procedura concorsuale per l'azienda di Villotta di Chions al tribunale di Milano è il tentativo di evitare un secondo fallimento, dopo quello del 2015. Un strada che però si preannuncia non priva di ostacoli. Il primo è proprio legato al fatto che l'istanza ha dovuto essere presentata a Milano, è in Lombardia infatti che Lavinox ha sede legale. Molto probabilmente sarà nominato - nel momento in cui il tribunale accoglierà l'istanza - un commissario della città lombarda. «Ciò renderà più difficile anche per noi - sottolineano i sindacati dei metalmeccanici il giorno dopo che la società ha annunciato la strada del concordato preventivo - il rapporto e il confronto con il commissario. Auspichiamo comunque che la società presenti in maniera molto celere il piano di rilancio e di sostenibilità produttivo-finanziaria senza attende il limite massimo dei sessanta giorni (che sono comunque prorogabili per ulteriori sessanta, ndr). Tempi lunghi comporterebbero nuove complicazioni dovute al fatto che i tempi della fine della cassa integrazione sono assai ravvicinati e non collimano con quelli del concordato».
I TEMPI SFASATI
La preoccupazione più grande e l'interrogativo denso di incognite sono infatti legati alla fatidica data del prossimo 14 febbraio. Con la fine dell'ammortizzatore sociale cosa faranno i circa 110 dipendenti ancora in capo alla Lavinox? Secondo la norma e la prassi dovrebbero rientrare in fabbrica. «Ma se non c'è lavoro e non ci sono commesse, cosa faremo?». Continuavano a chiedersi ieri i lavoratori che si sono ritrovati in stabilimento (gli altri stanno appunto utilizzando a rotazione la cassa) per essere presenti «anche se ormai come forma di testimonianza e di protesta». Insomma, una sorta di sciopero disperato. Le preoccupazioni sono anche legate al fatto che l'istanza di concordato ha congelato ogni operazione finanziaria della società. E quindi anche il pagamento degli stipendi arretrati del mese di dicembre che i dipendenti Lavinox ancora avanzavano. L'unica speranza per i lavoratori è che l'azienda proceda celermente nella presentazione del piano di concordato. E parallelamente, questo è ormai un appello dei lavoratori, che le istituzioni locali, la Regione, Confindustria facciano il possibile per dare una mano e per trovare qualche soggetto pronto a investire. Qualche preoccupazione deriva anche dal fatto che il gruppo lombardo ha avviato una causa civile con richiesta di risarcimento (legata agli accordi per le commesse) alla Electrolux Professional, fino a poco tempo fa il maggior cliente della fabbrica di Chions. «Come si fa - si chiede la Fim-Cisl - a basare un concordato su un potenziale risarcimento di una causa civile che può durare lunghi anni?». Il percorso, insomma, appare tutto in salita.
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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