Comune, il virus rivoluziona gli uffici

Martedì 4 Agosto 2020
Comune, il virus rivoluziona gli uffici
COMUNE
PORDENONE Non solo cantieri fra le attività fermate o rallentate dal Covid-19. L'emergenza sanitaria ha stravolto le attività degli uffici comunali: c'è chi, come gli informatici e le farmacie, ha fatto gli straordinari per supportare lo smart working e per reperire le introvabili mascherine e chi, come l'Anagrafe, ha frenato ma si attende ora un'estate particolarmente calda dal punto di vista dell'afflusso degli utenti. Lo stop ha colpito ovunque. Fra gli obiettivi sono state sospese, per esempio, le attività per la dismissione delle quote di partecipazione in Atap e così l'operazione, che avrebbe dovuto concludersi a fine settembre, è rinviata a giugno del prossimo anno. Rinviata anche la nuova intranet e il potenziamento del servizio Associazioni on line. Questo perché, si spiega nel Peg, l'emergenza Covid-19 ha richiesto per diverse settimane una dedizione pressoché esclusiva alla gestione della comunicazione in emergenza, e dunque le attività meno urgenti sono state rinviate. C'è poi chi, come l'Uoc Sistemi informativi, ha dovuto farsi carico dei tanti aspetti legati allo smart working: in un primo momento, si è trattato di mettere a regime il sistema, con un'intensa attività di teleassistenza; poi, di fornire supporto su richiesta e di monitorare le attività. Senza contare la predisposizione delle videoconferenze per numerose attività, dai Consigli comunali alle riunioni dei capigruppo e ad assemblee di vario tipo.
IL BLOCCO
Bloccate, dunque, tutte le attività che erano programmate nel Peg. Super lavoro anche per la Farmacie comunali, alle prese fra l'altro con la necessità di garantire l'approvvigionamento delle introvabili mascherine e che hanno sperimentato per la prima volta la possibilità di ordinare i farmaci via Whatsapp. Il Protocollo ha visto un notevole calo delle registrazioni e delle spedizioni cartacee a causa della chiusura parziale al pubblico. D'altra parte, sono aumentate le richieste di creazione delle anagrafiche, dovute alla pioggia di domande presentate dai cittadini per accedere ai vari tipi di agevolazioni introdotte dal Governo, come i buoni pasto. L'Anagrafe ha garantito i servizi essenziali, preferibilmente su appuntamento, ma ha visto calare le richieste di certificazioni, carte d'identità e matrimoni, con la previsione tuttavia di numeri più alti del normale con la fine del lockdown. Ferme anche le operazioni per l'ingresso nell'Anagrafe nazionale. E tempi allungati pure per la Centrale unica di committenza, ritornati alla normalità dopo il 15 maggio, con lo scadere del blocco dei termini.
CULTURA E SPORT
Fra i settori che hanno pagato di più il lockdown ci sono, naturalmente, la cultura e lo sport, che hanno visto sospese tutte le attività. Ma anche qui le cose da fare non sono mancate, per esempio per supportare le associazioni alle prese con le normative e le decisioni sulla riprogrammazione degli eventi o in aiuto alla Protezione civile, nella stampa dei manifesti informativi e nel progetto di crowdfunding in favore dell'ospedale. I Servizi educativi, poi, sono tuttora impegnati nel tavolo di lavoro permanente con i dirigenti degli Istituti comprensivi cittadini per concordare le modalità per la ripresa delle attività scolastiche Infine gli steward urbani (il cui servizio è stato proprio in questi giorni aggiudicato, fino alla fine di aprile del 2021, a una nuova società, la Siglob Scpa di Martinsicuro, Teramo) per un importo complessivo di 161mila euro): durante l'emergenza Covid-19 gli steward sono stati impiegati come street tutor per la riapertura delle attività economiche e la ripresa degli spostamenti, per segnalare alla Centrale operativa eventuali assembramenti, e poi nella fase 3 per la riapertura dei mercati.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci