Comune, il saluto a Perosa «Uomo leale e rispettoso»

Mercoledì 19 Febbraio 2020
IL SALUTO
PORDENONE Ultimo Consiglio comunale, quello di lunedì scorso, per il segretario generale Primo Perosa, in pensione da fine febbraio, al quale sono andati i ringraziamenti del presidente Andrea Cabibbo (che ha sottolineato la sua preparazione, professionalità, correttezza e anche equidistanza) e del sindaco Alessandro Ciriani: Primo Perosa ha evidenziato quest'ultimo ha avuto la grande capacità di far conoscere la sua professionalità e la sua competenza fuori dai confini in cui ha rivestito quei compiti, al punto tale da essere una delle figure più accreditate del mondo della burocrazia a livello regionale. Dal mio punto di vista, mi sono sempre sentito sicuro una volta che il segretario Perosa aveva espresso un giudizio tecnico e ho apprezzato la grande lealtà nei confronti della macchina amministrativa e di coloro che la amministravano, con una terzietà che era un aspetto fondamentale del suo ruolo. Accanto a una competenza e una professionalità uniche, ha sempre avuto una grande dote, quella di saper risolvere molti problemi che sembravano irrisolvibili, con un approccio non puramente giuridico, ma anche con la capacità di superare la norma e di interpretarla per raggiungere obiettivi che sembravano irrealizzabili.
QUARANT'ANNI
Perosa conclude un'esperienza quarantennale nella pubblica amministrazione per dedicarsi ai suoi variegati interessi, fra i quali il sindaco cita il sanscrito e la coltivazione dei frutteti: Farò altro sicuramente di interessante - ha confermato emozionato il segretario -, ma lascio qualcosa che ho fatto con passione, mettendo a volte più attenzione ai Comuni di turno che alla mia famiglia. È sicuramente uno dei mestieri più appaganti, perché non c'è nulla di più meraviglioso che aiutare i rappresentanti dei cittadini a gestire una città, e non avrei potuto chiedere di più che concluderlo nella mia città. Quindi il ringraziamento a tutti i sindaci con i quali ha lavorato, a partire dal primo, quello di Barcis, alla fine degli anni Ottanta: ho cercato di declinare sempre i programmi delle amministrazioni di turno nel loro linguaggio. Lo spirito è stato quello di avere la sensibilità di capire come aiutare il rappresentante dei cittadini a spiegare quello che è stato deciso o quello che non si è riusciti a fare. Grazie a questo Consiglio comunale ma anche al precedente per il rispetto che ha avuto per il ruolo. Anche nei momenti più caldi, le dialettiche non hanno mai travalicato sul personale. Infine, l'augurio che possiate essere un Consiglio comunale, un sindaco e una Giunta illuminati.
L.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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