COMMERCIO
PORDENONE (l.z.) Digitalizzazione del commercio sì, ma per portare

Venerdì 30 Luglio 2021
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PORDENONE (l.z.) Digitalizzazione del commercio sì, ma per portare i clienti nei negozi e mettere in rete gli operatori. Ascom e Sviluppo e territorio accantonano l'idea di una piattaforma di e-commerce e lanciano invece una doppia iniziativa che punta a sfruttare diversamente le nuove tecnologie: una sorta di evoluzione di quella che è stata negli anni scorsi la City card. «Si tratta di due progetti interdipendenti spiega Andrea Malacart, che ha presentato l'iniziativa assieme al presidente Ascom Alberto Marchiori e al partner tecnico di Tagfor Roberto Corvaglia -. Il primo prevede un tablet che verrà installato nei negozi aderenti sul quale passeranno messaggi promozionali e informazioni istituzionali. Lo si potrà fare con una card consegnata dagli stessi negozi o con altri gadget ai quali stiamo pensando, come potrebbe essere un bracciale con sensore. Lanceremo questa iniziativa assieme a un concorso a premi, una sorta di gratta e vinci digitale e provinciale. Ogni 10 o 20 euro di spesa, il cliente riceverà un ticket e potrà verificare subito se ha vinto uno dei premi immediati o se parteciperà all'estrazione finale».
L'idea è quella di far partire la duplice iniziativa a novembre, una volta che si saranno raccolte le adesioni dei Comuni e delle attività commerciali: negozi, pubblici esercizi, agenzie di servizi, artigiani, fino ai cosiddetti primi piani. «Siamo partiti con le adesioni dei Comuni continua Malacart -, ai quali chiediamo un contributo. Abbiamo riscontrato entusiasmo e disponibilità. Ora cominceremo a incontrare i commercianti». Per questi ultimi, l'investimento richiesto sarà di 120 euro all'anno per due anni, per una sorta di pacchetto base di spazi pubblicitari, che potrà poi essere ampliato, rimodulato e anche cucito su misura, grazie alla possibilità di avere riscontri sulle visualizzazioni dei messaggi promozionali. L'iniziativa va in una direzione diversa rispetto a quella di una piattaforma per un e-commerce di sistema, bocciato per varie ragioni: innanzitutto perché il 40% dei negozi ha corporate aziendale, e poi per la differenziazione di segmento dei negozi, per le difficoltà nella gestione del delivery e dei resi, ma soprattutto perché «l'obiettivo dell'associazione spiega ancora Malacart è quella di portare le persone in centro e nei negozi».
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