Colazione veloce con caffè self service Cinque giorni di stop al panificio

Giovedì 2 Aprile 2020
Colazione veloce con caffè self service Cinque giorni di stop al panificio
IL CASO
PORDENONE Pane, pizzette e cornetti strapieni di crema e marmellata erano esposti regolarmente sul bancone. Nessun rilievo. Ma il kit per la colazione veloce con caffè self service, quello no, gli è costato una sanzione accompagnata dalla chiusura provvisoria di cinque giorni. È successo al Nuovo Forno Srl di via Piave, a Pordenone, una delle attività controllate martedì mattina dai finanzieri della Compagnia di Pordenone nell'ambito dell'attività organizzata per contenere la diffusione del coronavirus. I militari delle Fiamme Gialle si sono incuriositi leggendo un cartello esposto in vetrina che diceva così: Allietate la vostra pausa con il nostro kit colazione self service. Si poteva scegliere tra la versione piccola e grande.
IL KIT
Hanno scoperto che sul bancone del panificio, sigillati in un sacchetto di plastica trasparente, venivano venduti anche un bicchiere di plastica, una paletta per mescolare lo zucchero e una cialda di caffè. Facevano parte del kit colazione e potevano essere utilizzati nella macchinetta per caffè e cappuccino messa a disposizione dal negozio in una sorta di bar improvvisato. In questo modo il Nuovo forno Srl di via Piave ha aggirato il divieto di somministrazione di alimenti e bevande imposto per impedire assembramenti negli esercizi pubblici. Bar e ristoranti in questo momento sono chiusi proprio per questa ragione. Le pizzerie al taglio lavorano soltanto per asporto. E i panifici possono vendere soltanto generi alimentari. Chi aveva la caffetteria inclusa nel negozio, ha dovuto sospendere il servizio, non può somministrare caffè o cappuccini neanche per asporto.
LE SANZIONI
Al titolare del panificio di via Piave è stato redatto un verbale di accertamento in cui si contesta la violazione del decreto legge del 25 marzo scorso, che prevede una sanzione che va da un minimo di 400 a un massimo di 3mila euro. In questo caso i finanzieri hanno applicato anche la sanzione accessoria della chiusura dell'esercizio commerciale per la durata di cinque giorni.
I CONTROLLI
Sul fronte delle attività commerciali la vigilanza è molto alta. Nella sola giornata di martedì sono state monitorate qualcosa come 1.196 attività da parte di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri e Polizie locali. L'unico ad aver avuto conseguenze è stato il locale di via Piave a Pordenone. Generalmente i titolari di supermercati, panifici, macellerie, ortofrutta o farmacie fanno molta attenzione e cercano di evitare che all'interno del negozio ci sia sovraffollamento. Alto anche il numero delle persone controllate nella giornata di martedì a Pordenone e provincia, che ha toccato le 939 unità. Le sanzioni contestate sono state 24 (in genere passeggiate e spostamenti non giustificati). In una caso la persona controllata è stata denunciata per aver dichiarato il falso alle forze dell'ordine.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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