LA POLEMICA
PORDENONE Confcommercio Pordenone organizza (l'appuntamento è per giovedì 30 alle 20,30) un confronto con tutti i candidati a sindaco. Ma l'appuntamento viene spostato da piazza XX Settembre alla Fiera ed è subito polemica. Pomo della discordia è il Green pass. E a sollevare la questione è l'avvocato in pensione Vitto Claut, candidato della lista Coalizione etica-Gilet arancioni: «C'è la volontà di escluderci dai dibattiti».
GLI ORGANIZZATORI
Da parte sua il presidente dell'associazione dei commercianti Alberto Marchiori spiega: «Abbiamo dovuto spostare la sede dell'incontro, ma ovviamente non c'è alcuna volontà da parte nostra di escludere nessuno dei candidati a sindaco. Applichiamo semplicemente la legge». Ma è chiaro che chiedere a Claut di eseguire il tampone che dà diritto al Green pass è come chiedergli di rinnegare uno dei motivi fondamentali per il quale la sua lista è nata: la contrarietà al certificato verde. «Come ho ripetuto mille volte - io non sono contrario ai vaccini. Ma sono, e siamo, contrari alle limitazioni e alle discriminazioni che si sono introdotte con il Green pass. E come me anche molti operatori dello stesso settore del commercio e della ristorazione non sono in possesso del passaporto vaccinale. E tutte queste persone - prosegue Claut - non potranno partecipare all'incontro organizzato in Fiera. E sei io partecipassi mi troverei comunque di fronte a un uditorio in cui tutti la pensano allo stesso modo. E sarebbe come parlare contro un muro. Per questo - aggiunge il candidato no Green pass - ritengo che si voglia escludere chi la pensa diversamente. In questo modo non potrà mai esserci vero dibattito e vero confronto. E non è - conclude il fondatore della lista dei Gilet arancioni pordenonesi - l'unico episodio in cui in questa ultima parte di campagna elettorale ci siamo sentiti esclusi».
LA REPLICA ASCOM
Il presidente dell'Ascom Alberto Marchiori spiega: «È vero che l'incontro era stato previsto in piazza XX Settembre anche utilizzando un tendone. Che però poi abbiamo valutato, in caso di maltempo, essere troppo piccolo. A quel punto avevamo due possibilità: il tendono più grande a Villanova e la Fiera. Alla fine abbiamo raggiunto un buon accordo economico con la Fiera e lo faremo lì in piena sicurezza. Ho detto a Claut, che conosco da molti anni, che non c'è alcune volontà di esclusione, ma c'è la legge da rispettare. Se lui fa il tampone potrà partecipare. Gli ho anche detto però che quello del Green pass, che è tema nazionale, non può diventare l'unico elemento di discussione della campagna elettorale. Il nostro incontro punta sui tempi del governo della città».
VOLANTINI
Ma anche il Pd polemizza su alcuni volantini arrivati nelle buche delle lettere dei pordenonesi in queste ore. «Uno istituzionale, del Comune, che avvisa come si voterà nelle palestre. L'altro, elettorale, della Lista Ciriani, che invita appunto a votare la suddetta lista. La curiosità - secondo il Pd - è che sarebbero arrivati insieme. Una caduta di stile». Il Pd torna anche sulla vicenda di Anna Ciriani e rispolvera un post del vicesindaco Eligio Grizzo. «Un post dello scorso 30 agosto - sostiene il Pd - cioé prima della scadenza dei termini per la presentazione in cui prendeva in giro la candidata lasciando intendere che potessero esserci delle problematiche».
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Confcommercio Pordenone organizza (l'appuntamento è per giovedì 30 alle 20,30) un confronto con tutti i candidati a sindaco. Ma l'appuntamento viene spostato da piazza XX Settembre alla Fiera ed è subito polemica. Pomo della discordia è il Green pass. E a sollevare la questione è l'avvocato in pensione Vitto Claut, candidato della lista Coalizione etica-Gilet arancioni: «C'è la volontà di escluderci dai dibattiti».
GLI ORGANIZZATORI
Da parte sua il presidente dell'associazione dei commercianti Alberto Marchiori spiega: «Abbiamo dovuto spostare la sede dell'incontro, ma ovviamente non c'è alcuna volontà da parte nostra di escludere nessuno dei candidati a sindaco. Applichiamo semplicemente la legge». Ma è chiaro che chiedere a Claut di eseguire il tampone che dà diritto al Green pass è come chiedergli di rinnegare uno dei motivi fondamentali per il quale la sua lista è nata: la contrarietà al certificato verde. «Come ho ripetuto mille volte - io non sono contrario ai vaccini. Ma sono, e siamo, contrari alle limitazioni e alle discriminazioni che si sono introdotte con il Green pass. E come me anche molti operatori dello stesso settore del commercio e della ristorazione non sono in possesso del passaporto vaccinale. E tutte queste persone - prosegue Claut - non potranno partecipare all'incontro organizzato in Fiera. E sei io partecipassi mi troverei comunque di fronte a un uditorio in cui tutti la pensano allo stesso modo. E sarebbe come parlare contro un muro. Per questo - aggiunge il candidato no Green pass - ritengo che si voglia escludere chi la pensa diversamente. In questo modo non potrà mai esserci vero dibattito e vero confronto. E non è - conclude il fondatore della lista dei Gilet arancioni pordenonesi - l'unico episodio in cui in questa ultima parte di campagna elettorale ci siamo sentiti esclusi».
LA REPLICA ASCOM
Il presidente dell'Ascom Alberto Marchiori spiega: «È vero che l'incontro era stato previsto in piazza XX Settembre anche utilizzando un tendone. Che però poi abbiamo valutato, in caso di maltempo, essere troppo piccolo. A quel punto avevamo due possibilità: il tendono più grande a Villanova e la Fiera. Alla fine abbiamo raggiunto un buon accordo economico con la Fiera e lo faremo lì in piena sicurezza. Ho detto a Claut, che conosco da molti anni, che non c'è alcune volontà di esclusione, ma c'è la legge da rispettare. Se lui fa il tampone potrà partecipare. Gli ho anche detto però che quello del Green pass, che è tema nazionale, non può diventare l'unico elemento di discussione della campagna elettorale. Il nostro incontro punta sui tempi del governo della città».
VOLANTINI
Ma anche il Pd polemizza su alcuni volantini arrivati nelle buche delle lettere dei pordenonesi in queste ore. «Uno istituzionale, del Comune, che avvisa come si voterà nelle palestre. L'altro, elettorale, della Lista Ciriani, che invita appunto a votare la suddetta lista. La curiosità - secondo il Pd - è che sarebbero arrivati insieme. Una caduta di stile». Il Pd torna anche sulla vicenda di Anna Ciriani e rispolvera un post del vicesindaco Eligio Grizzo. «Un post dello scorso 30 agosto - sostiene il Pd - cioé prima della scadenza dei termini per la presentazione in cui prendeva in giro la candidata lasciando intendere che potessero esserci delle problematiche».
d.l.
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