Cimpello-Sequals, il pericolo dimenticato

Mercoledì 7 Agosto 2019
IL VIAGGIO
PORDENONE Autovelox fissi, sistema di monitoraggio della velocità media (volgarmente, tutor), più pattuglie delle forze dell'ordine, tolleranza zero. Sono tutte le frasi (intrise di soluzioni di facile assimilazione) pronunciate dalle alte autorità politiche dopo gli incidenti mortali. Tanti, troppi quelli registrati negli anni sulla Cimpello-Sequals, una strada maledetta non tanto per la sua conformazione (è una striscia d'asfalto, indifferente come lo sono tutte le altre, né buona, né cattiva), quando per la lunga scia di sangue causata dall'indisciplina di chi la percorre. E dopo le frasi profumate di promesse, non c'è stato un ente responsabile che abbia realmente mosso un dito. Altroché Pontebbana, la Cimpello-Sequals è rimasta la strada più pericolosa della provincia. E incredibilmente anche la più abbandonata.
I PERICOLI
Il viaggio comincia alla rotonda di Pian di Pan. La prima curva piega a destra, costeggiando la zona industriale di Zoppola. Poi il tracciato abbraccia la campagna. Non ci sono curve strette, il raggio è sempre ampio. Ma inganna. Ed è proprio in corrispondenza delle semi-curve che arrivano i tentativi di sorpasso. I più scellerati credono di poter sverniciare una, due, tre macchine e un camion. Il problema è la visibilità: sembra ottima, ma basta una minima pendenza del tracciato per nascondere le macchine o i mezzi pesanti che arrivano dalla parte opposta. La maggior parte degli incidenti mortali è avvenuta così, per un sorpasso calcolato male.
GLI INTERVENTI
Tre anni fa, quando il dibattito sulla sicurezza della strada era ancora rovente, e gli schianti mortali ancora freschi nella memoria, si fece un gran parlare. C'era la gara: gli amministratori regionali e locali concorrevano in una sorta di concorso per l'idea migliore. Velox fissi, tutor, controlli a tappeto. Tutte buone idee per rallentare le auto lungo la Cimpello-Sequals e ridurre in questo modo le perdite umane causate dal solo fatto di usare una strada come un'altra per spostarsi. Il risultato di quello che gli americani chiamerebbero brainstorm (tempesta di cervelli)? Solamente l'installazione di alcune barriere in grado di ridurre la forza degli urti in corrispondenza degli angoli vivi che si trovano quando la strada presenta la possibilità di uscire vicino ai paesi. Niente di più. Le pattuglie della polizia stradale continuano i loro controlli, ma il personale è quello che è e non può concentrarsi solo sulla Cimpello-Sequals. E degli altri provvedimenti sono rimasti solo gli annunci.
LA RASSICURAZIONE
L'assessore regionale Pizzimenti, prima delle ferie si incarica di firmare una promessa: «Quando torneremo al lavoro - dice - prenderemo di nuovo in mano il capitolo legato alla sicurezza di una strada che abbiamo a cuore». Stavolta non di è freschi di un incidente mortale. Quindi le parole pesano ancora di più.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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