«Ci telefonò una sensitiva: disse che Rossella era morta»

Sabato 26 Maggio 2018
«Ci telefonò una sensitiva: disse che Rossella era morta»
SAN VITO
«Non dimenticherò mai quella sera: erano le 22, stavo andando a dormire quando il telefonò suonò. Rispose mio padre: dall'altro capo del filo c'era una donna, si identificò come una sensitiva, e ci rivelò: so dove si trova Rossella. È uno dei ricordi ancora forti e vividi scolpiti nella memoria di Mara Corazzin, che in queste ore, dopo le rivelazioni di Angelo Izzo, accetta di condividere, svelando nuovi particolari. Mara racconta di uno strano episodio che ancora oggi scuote il suo animo.
IL CONTATTO
Anni fa, la nostra famiglia venne contattata da una persona che sentivamo per la prima volta. Erano circa le 22, un'ora insolita per ricever una telefonata in casa. Dopo qualche squillo rispose mio padre. Era una donna: disse di essere una sensitiva, che aveva trovato sull'elenco telefonico il nome di mio padre e chiese se era parente di Rossella. Spiegò poi che durante una seduta vide cosa accadde alla giovane: Rossella sarebbe stata plagiata da un uomo, forse amico di famiglia, che di nome faceva Guido. La sensitiva rivelò che Rossella era morta: giaceva in un bosco e il suo corpo era stato nascosto e coperto da alcuni giornali. Mara Corazzin ha dei brividi ripercorrendo quell'episodio con la memoria: Secondo le rivelazioni di Izzo, la macchina con la quale venne trasportato il corpo di Rossella apparteneva ad un certo Guido, lo stesso nome fatto dalla sensitiva.
IL RICORDO
Prosegue nel ricordare un altro episodio singolare. Quando nel 2008 morì Elisanna, ci fu uno spiegamento di forze dell'ordine il giorno del funerale: non veniva ancora del tutto escluso che Rossella potesse essere ancora viva e avrebbe potuto presentarsi al funerale della madre. Dentro la chiesa e fuori c'era personale in borghese delle forze dell'ordine che monitoravano la situazione. C'ero anch'io al funerale e per tutto il tempo ho percepito un'aria strana: non so descriverla ma avevo la sensazione che sarebbe successo qualcosa. Forse speravo solo che comparisse all'improvviso Rossella, invecchiata, quasi cinquantenne. Lo desideravo tanto. Ad un certo punto ho visto entrare una persona dall'ingresso laterale della chiesa, con un cappuccio in testa che copriva la fisionomia: è entrata per qualche minuto, poi è uscita. Avevo una sensazione strana verso quella persona, ma non sono riuscita a vederla in faccia. Ha ripensato più volte a Rossella e ora ci sono le rivelazioni di Izzo: Non so che pensare: se fosse tutto vero, per Rossella un destino terribile.
E.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci