Chiesa costretta a pagare l'Ici, il caso delle materne

Venerdì 9 Novembre 2018
Chiesa costretta a pagare l'Ici, il caso delle materne
IL TRIBUTO DISCUSSO
PORDENONE E adesso? La Corte di giustizia dell'Unione europea ha stabilito che lo Stato italiano dovrà recuperare l'Ici sugli immobili non pagata dalla Chiesa, annullando sia la decisione della Commissione del 2012 che la sentenza di primo grado del Tribunale della Ue del 2016. Respinto invece l'analogo ricorso in materia di Imu, un'imposta che poggia su altri criteri.
Il provvedimento in questione, legato al solo periodo 2006-2011, riguarda tutte le realtà non commerciali, in primis le cooperative no profit, per una cifra complessiva stimata intorno ai 4-5 miliardi di euro. Un bel guazzabuglio. Tutto è nato da un ricorso della Scuola Montessori di Roma, sostenuta dai Radicali. Ora sarà molto complesso, sia pure incrociando i dati del Catasto con quelli delle banche fiscali, riuscire a stimare retroattivamente il tipo d'attività (economica o meno) svolta in quei 5 anni negli immobili di proprietà di questi enti, calcolando l'esatto l'importo da girare nelle casse del Belpaese.
Cosa succederà in Curia? L'economo generale di via Revedole, Giorgio Ros, appare tranquillo. «Ci sono molte cose da definire - osserva -, sia sulle modalità che sui tempi di esecuzione. In ogni caso gli edifici destinati al culto restano esclusi dal provvedimento. La discriminante è l'attività concretamente svolta in loco: bisogna capire se sia commerciale o meno».
Quindi? «Il problema - approfondisce Ros - riguarderà essenzialmente le singole parrocchie, non la Diocesi nella sua struttura centrale. Un punto nodale sembrano essere le scuole dell'infanzia delle varie canoniche e le cosidette case per ferie, piuttosto che gli oratori in senso stretto. Anche questi ultimi, infatti, vengono essenzialmente utilizzati per finalità pastorali. C'è poi un ulteriore elemento di analisi. In base ai primi elementi che abbiamo raccolto, alcuni Comuni nel quinquennio indicato avevano chiesto alle parrocchie di versare l'Ici per le materne e i sacerdoti avevano provveduto di conseguenza. Altri Municipi non lo avevano fatto. Le posizioni sono quindi diversificate già in partenza. Infine esistono i casi di strutture date in comodato d'uso gratuito alle associazioni. Insomma: bisogna aspettare che lo Stato si esprima giuridicamente, indicando le modalità che intende applicare». E non sarà un'attesa breve.
Pier Paolo Simonato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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