«Sono molto felice per questa assoluzione che segue alla precedente sentenza di assoluzione. Certo, nessuno mi restituisce dieci anni di sofferenze...». Si emoziona il leader degli industriali Michelangelo Agrusti, perchè il pensiero non può che andare ai giorni in cui l'accertamento fiscale dell'Agenzia delle entrate ha segnato il destino della sua Onda Communication, la società di Roveredo in Piano che si occupava di telefonia mobile. Dopo il fallimento, decretato il 19 novembre 2013, la Procura aveva aperto due filoni di inchiesta: la frode fiscale e la bancarotta. «Ringrazio i miei avvocati e consulenti, che sono stati straordinari nel far emergere la verità», prosegue. E dopo una breve pausa aggiunge: «... e sono contento anche che esista un giudice a Berlino». Un modo per dire che la giustizia trionfa sempre, come nell'opera di Bertold Brecht che racconta la storia di un mugnaio che lotta con tenacia contro l'imperatore di Prussia, il quale vorrebbe far abbattere il suo mulino così da poter ammirare meglio il panorama dal suo castello. Agrusti in tutti questi anni ha sempre respinto la ricostruzione della Procura. Da parte di Unindustria ha sempre avuto fiducia piena a proseguire nel suo mandato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
