Centro studi senza una tabella di marcia per i lavori di consolidamento antisismico

Domenica 26 Gennaio 2020
Centro studi senza una tabella di marcia per i lavori di consolidamento antisismico
IL NODO
PORDENONE Di nuovo tutti in classe, anche da settembre, nonostante il pericolo rappresentato da un edificio che non risponde più alle norme antisismiche. È il caso del Centro studi di Pordenone, e nello specifico dell'ala che ospita la palestra e delle classi dell'Isis Zanussi. E dalla voce del dirigente scolastico dell'istituto, Giovanni Dalla Torre, arriva una dichiarazione tra lo sconsolato e il contrariato. «La sicurezza di quell'edificio - spiega - è come se fosse sospesa. Ad oggi le risposte latitano e dalle istituzioni non è ancora arrivato un serio cronoprogramma in grado di spiegare quando e come saranno effettuati i lavori per la messa in sicurezza dello stabile». Ma anche il prossimo anno l'Isis Zanussi, pur confidando sul recupero di alcuni spazi derivati dalla riapertura della IV Novembre, sarà costretto ad ospitare alcune classi all'interno del Centro studi. L'edificio non è sicuro in caso di forte terremoto, ma non c'è scelta. Bisogna farvi rimanere i banchi all'interno.
L'ala messa peggio risale ai primi anni del Dopoguerra ed è anche visivamente diversa da quella più vicina a Cinemazero. Al piano rialzato trova posto una decina di classi dell'Isis Zanussi, mentre al piano terra ci sono due palestre, una utilizzata dallo stesso Isis e l'altra dal Leopardi Majorana. I rapporti inviati in Regione sono allarmanti: «È stata fatta presente una situazione grave - spiegava un mese fa Giuseppe Gaiarin, ormai libero da cariche istituzionali in seno all'Uti - e i documenti che lo attestano sono ufficiali. L'indice di sismicità dell'edificio è spaventoso, servono interventi urgenti». È l'imprevedibilità dei terremoti, a spaventare. Tutti gli Enti, dalla Regione al Comune, hanno in mano le relazioni sulla tenuta sismica della porzione a nord del Centro studi. Eppure all'inizio ell'anno le lezioni sono iniziate regolarmente e circa 200 studenti siedono sui banchi ogni giorno. Questo perché, come spiegava il dirigente scolastico dello Zanussi, Giovanni Dalla Torre, «l'equilibrio statico è buono». In poche parole, da fermo l'edificio non rischia di crollare. Ma in caso di sisma sono le norme vigenti a dire che ci sono diversi lavori di consolidamento da svolgere.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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