Centro islamico, parte dal bilancio la resa dei conti tra le due fazioni

Martedì 14 Gennaio 2020
CENTRO ISLAMICO
PORDENONE Sarà la prima vera occasione per capire quale sarà il futuro del Centro islamico della Comina: sabato 25 gennaio l'assemblea generale dell'associazione che governa il luogo di culto degli islamici pordenonesi, sarà chiamata ad approvare il bilancio 2019 e valutare il preventivo 2020. L'assemblea ha l'obbligo di valutare il conto economico ma anche le linee generali delle azioni intraprese al Centro.
Quello di sabato sarà un passaggio fondamentale in un momento difficile per l'associazione islamica, ente costituito da un'assemblea generale dei soci, governata da un comitato direttivo eletto, nonché da un comitato di soci fondatori.
La carta costitutiva dell'associazione è il cuore della rivoluzione che sta avvenendo al Centro islamico. Da un lato c'è parte dell'attuale comitato direttivo (i conservatori), che l'imam Mohamed Hosny ritiene illegittimo; dall'altro la comunità rappresentata dall'imam, che il direttivo ha sospeso dalle funzioni. Una contrapposizione interna per equilibri di potere, ma con riflessioni anche in termini di rappresentanza etniche: da un lato il Maghreb arabo nord africano, dall'altro i fedeli non arabi dell'area asiatica.
CONFUSIONE
La situazione ha tratti molto confusi anche per osservatori esterni alla comunità che da anni seguono l'associazione. L'imam Hosny non riconosce come valido l'attuale direttivo (accusandolo di essersi auto-nominato senza passare per elezioni come prevede lo statuto), tanto da indire le elezioni il primo febbraio. L'attuale direttivo invece respinge l'accusa e ha sospeso l'Imam dal fare la preghiera. Atto che avrebbe un «significato grave per la nostra religione: l'imam è il punto di riferimento per i fedeli ed è molto rischioso non riconoscere l'autorità o mancare di rispetto. L'imam deve essere scelto da tutta la comunità, non solo da una parte», commenta Mohamed Hosny (che di recente ha anche presentato denuncia per minacce). L'accusa all'imam, però, è di agire senza alcuna reale facoltà.
STATUTO
In questa situazione, una delle questioni più calde è lo statuto. L'attuale documento del 2017 regolamenta l'associazione in quanto onlus, prevede gli organi sociali, l'entrata dei soci nuovi (chiunque può richiederne l'ammissione ma il consiglio direttivo ha il potere di rifiutarla), così come la creazione di un libro soci fondamentale per avere i numeri di maggioranza di riferimento durante le elezioni e le approvazioni dell'assemblea generale, nonché il comitato dei soci fondatori (che può eleggere un terzo del direttivo). Lo statuto prevede anche la trasparenza in tema di flussi di denaro e donazioni in caso di benefattori esterni. E, in caso di scioglimento dell'associazione, il passaggio obbligatorio di tutto il patrimonio alla Grande Moschea di Roma. Ma già da diversi mesi la posta in gioco riguarda lo statuto, che è in corso di aggiornamento: un iter che sembrava prossimo a conclusione, ma sospeso dopo l'esplosione dei dissidi interni a dicembre. Il nuovo statuto dovrebbe uniformare la onlus alla legge sugli enti del terzo settore, ma soprattutto inserire una maggiore partecipazione dei giovani e delle donne, al momento completamente assenti, modificare l'accesso di nuovi soci.
IMAM
Nel frattempo ad aver fatto un passo indietro è l'imam Hosny che pur continuando a frequentare il luogo di culto ha deciso di delegare la preghiera ad altri fedeli, proprio per non creare evidenti divisioni nel momento più sacro dei fedeli, «così da togliere le ragioni a chi non vuole il cambiamento», commenta Hosny. «Il mio obiettivo ora è solo il cambiamento vero, la democrazia, la trasparenza anche dentro le associazioni, con maggiore ruolo a donne e giovani. Se finalmente ci sarà il nuovo statuto, questo comporterà automaticamente un nuovo direttivo, altrimenti occorreranno elezioni e assemblea straordinaria a inizio mese».
Valentina Silvestrini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci